Le Brigate al-Qassam (Hamas) rivendicano la responsabilità dell’operazione Ariel

Salfit-PIC e Quds Press. Le Brigate al-Qassam, braccio militare di Hamas, hanno rivendicato la piena responsabilità della recente sparatoria nei pressi della colonia israeliana di Ariel, nella provincia di Salfit, affermando che due dei loro combattenti hanno effettuato l’operazione il 29 aprile.

In una nota ufficiale diffusa lunedì, le Brigate al-Qassam hanno affermato che l’operazione è stata “una risposta alla barbara e brutale aggressione israeliana contro i fedeli musulmani alla moschea di al-Aqsa durante il mese sacro di Ramadan”, sottolineando che non sarebbe stata l’ultima.

“Siamo molto orgogliosi dei nostri coraggiosi combattenti in Cisgiordania, che stanno ancora brandendo la ‘Spada di Gerusalemme’ insieme ai loro compagni combattenti della resistenza nei Territori occupati”, afferma la nota.

Venerdì scorso, un soldato israeliano che lavorava come guardia di sicurezza è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un’operazione di resistenza all’ingresso occidentale dell’insediamento di Ariel, vicino a Salfit, nella Cisgiordania settentrionale.

A seguito di una massiccia caccia all’uomo, le forze di occupazione israeliane hanno affermato di aver arrestato i palestinesi che hanno ucciso il soldato.