Le Chiese americane portano avanti le iniziative del BDS

churches-gettyImemcIl Palestinian BDS National Committee (BNC), la coalizione più ampia della società civile palestinese, si è congratulata e ha ringraziato sia la Chiesa Presbiteriana (USA) sia l’Assemblea Generale Universalista Unitaria, per i loro rispettivi e potenti voti, nelle settimane passate, per la solidarietà con i diritti dei palestinesi, in base al diritto internazionale, all’interno della comunità religiose negli Stati Uniti.

La maggioranza di entrambe le denominazioni delle conferenze generali hanno espresso il loro sostegno per le misure non violente per sostenere i diritti umani dei palestinesi e porre fine alle ingiustizie di Israele contro il popolo palestinese.

  • La Presbyterian Church (USA) chiede di studiare la richiesta della Palestinian BDS e di impegnarsi con i suoi autori per una votazione schiacciante.
  • Il 54% dell’Assemblea degli Universalisti Unitari vota per la cessione dell’occupazione israeliana.
  • Misure economiche contro l’occupazione israeliana sono state adottate anche dalla Chiesa Metodista Unita, dalla Chiesa Unita di Cristo, dai Quaccheri, dal Comitato Centrale Mennonita, dalla Conferenza Cattolica dei Maggiori Superiori degli uomini e dall’Alleanza dei Battisti.

L’assemblea della chiesta presbiteriana (USA) ha ulteriormente allargato la sua storica decisione del 2014 di allontanarsi dalle corporazioni americane che approfittano dell’occupazione israeliana e delle violazioni della legge internazionale raccomandando alla Fondazione Presbiteriana e al Consiglio delle Pensioni di astenersi dagli investimenti che supportano la violenza contro palestinesi e israeliani.

Inoltre, si è votato affinché la richiesta della BDS, rilasciata dalla maggioranza assoluta della popolazione palestinese nel 2005, venga attentamente esaminata, impegnandosi con gli autori e gli sponsor.

La chiesa Presbiteriana americana ha massicciamente votato perché Israele ponga fine al massiccio maltrattamento di bambini palestinesi e perché la RE/MAX mantenga la promessa di non approfittare dei saldi sulle case negli insediamenti israeliani illegali. Ha inoltre invitato il Congresso degli Stati Unitia tenere dei dibattiti sull’uso di attrezzature militari e di polizia provenienti dagli Stati Uniti da parte del governo israeliano.

La maggioranza dell’Assemblea Generale degli Universalisti Unitari (54%) ha votato per approvare la recente dimissione dell’Associazione di compagnie complici dell’Apartheid israeliano. Anche se non si arrivava ai due terzi necessari ad approvare la mozione, la maggioranza ha comunque dimostrato ampio supporto per l’azione preventiva della Chiesa di non assumere aziende che approfittano dell’Apartheid israeliano.

Altre comunità di fede che hanno adottato misure economiche contro l’occupazione israeliana negli ultimi 2 anni, come la Chiesa Metodista Unita, la Chiesa Unita di Cristo, i Quaccheri, il Comitato Centrale Mennonita, la Conferenza Cattolica dei Superiori Maggiori degli uomini, e l’Alleanza dei Battisti.

Traduzione di Domenica Zavaglia