Le dimissioni del governo Hamas dipendono dall’incontro di oggi tra Abbas e Haniyah.

L’annuncio delle dimissioni del governo Hamas sono legate a quanto emergerà dall’incontro tra il presidente Abbas e il premier Haniyah, oggi, a Gaza.

Ismail Radwan, portavoce di Hamas, ha affernato che il principale ostacolo alla formazione del nuovo esecutivo palestinese riguardano l’accordo sull’assegnazione del ministero degli Interni, e ha ricordato che le altre fazioni devono ancora mettersi d’accordo sulla partecipazione al governo.

La riunione tra Abbas e Haniyah, oggi, ha proprio lo scopo di superare questi ostacoli. Radwan ha sottolineato che il presidente dell’Anp ha accolto tutte le risoluzioni e le decisioni approvate dall’attuale governo, ma "noi vogliamo essere certi di questo" attraverso l’incontro tra i due leader. 

Per quanto riguarda la nomina del vice-premier, Radwan ha dichiarato che si tratta di una faccenda interna a Fatah, "sia che il candidato sia Muhammad Dahlan o un altro membro del movimento".

Il portavoce di Fatah, Abed Al-Hakim Awad, da parte sua, ha dichiarato di essere sorpreso dalle nuove condizioni poste da Hamas, soprattutto "la volontà di Hamas che Ziad Abu Amr (uno dei principali candidati a ministro degli Esteri) sia descritto come un indipendente nominato da Fatah". Awad ha accusato Hamas di "confondere gli accordi di Mecca" e ha sottolineato che Fatah vi è impegnata totalmente.

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