Le false flag del terrore occidentale

Intifada Palestine e PressTvLe forze israeliane che bombardano la Siria e la Palestina, i consiglieri militari statunitensi che tornano in Iraq, le forze speciali occidentali che aiutano la Nigeria e Washington che minaccia la Russia sulla violenza ucraina – tutto ciò è stato condotto sotto “false flags”, falsi pretesti.

Nelle ultime settimane, cinque palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane, quasi 400 arrestati e intere città nella Cisgiordania occupata sono state messe in isolamento. Il pretesto per questa rinnovata campagna di terrore dello Stato di Israele contro il popolo palestinese è il presunto rapimento di tre ragazzi ebrei. Il luogo in cui si trovano i giovani israeliani è sconosciuto. Si teme che essi possano essere già stati uccisi e il regime israeliano lo sa.
Ma questo non ha fermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dallo scatenare attacchi militari contro tutta la popolazione palestinese – con la complicità silenziosa dei governi occidentali. Questo è un uso gravemente sproporzionato della violenza come punizione collettiva contro i civili da parte degli israeliani – un crimine contro l’umanità. Ma gli israeliani non perdono questa cinica opportunità per militarizzare e soggiogare il popolo palestinese con il pretesto del salvataggio degli adolescenti.

Questo inganno ha echi del sequestro di massa di studentesse in Nigeria del mese scorso. Non appena l’oscuro gruppo di ribelli Boko Haram – che è legato alla finanza saudita e quindi all’intelligence occidentale – ha rapito un gruppo di oltre 200 ragazze adolescenti nel nord della Nigeria, i governi occidentali si sono affrettati a inviare forze speciali nel paese dell’Africa occidentale apparentemente per rintracciare i colpevoli. Incongruamente, Netanyahu aveva anche offerto al presidente nigeriano Goodluck Jonathan il beneficio delle sue forze militari.

Proprio come nel caso degli adolescenti israeliani scomparsi, una bandiera di comodo che include una storia di copertina emotiva con lo scopo di promuovere un’agenda geopolitica: la ri-militarizzazione del territorio palestinese e la distruzione del nascente governo di unità nazionale tra Hamas e Fatah, o l’infiltrazione delle forze militari occidentali nell’Africa occidentale ricca di risorse.

Un’altra “false flag” questa settimana è stato l’attacco di terra e aereo di Israele in territorio siriano dalle alture del Golan occupate illegalmente. Le forze israeliane hanno effettivamente commesso un atto di guerra contro uno Stato sovrano – ancora una volta – dopo che un adolescente israeliano era stato ucciso da un razzo sparato presumibilmente da posizioni dell’esercito siriano. La giovane vittima è stata riconosciuta come Muhammad Karaka, 12 anni, originario di Galilea, secondo la pubblicazione del Debkafile israeliano.
Il Debkafile continua a rivelare il vero scopo della risposta penale sproporzionata da parte delle forze israeliane – un incoraggiamento all’offerta dei ribelli di Quneitra.

Negli ultimi due mesi, la città siriana sud-occidentale di Quneitra è stata teatro di una guerra di usura tra l’esercito siriano e i ribelli anti-governativi. Secondo l’analista politico Christof Lehmann, gli insorti sono principalmente legati al Fronte Jabhat al-Nusra, collegato ad al-Qaeda. Il Fronte Nusra è stato a volte coinvolto in guerre micidiali con il cosiddetto Stato islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS). Ma entrambe queste organizzazioni sono unite dalla loro ideologia wahhabita estremista, dal finanziamento dell’Arabia e del Qatar e dal sostegno militare segreto di Washington e dei suoi alleati, tra cui Gran Bretagna, Francia e Israele. L’altro legame unificante tra al-Nusra e ISIS è il loro scopo di terrorizzare la Siria fino a provocare un cambio di regime per gli obiettivi geopolitici occidentali.
Così la bandiera di comodo di un ragazzo musulmano morto, la cui famiglia vive sotto l’occupazione israeliana (cinicamente descritto come un adolescente israeliano), consente all’esercito israeliano di attaccare un paese sovrano con l’obiettivo di promuovere una guerra segreta filo-occidentale di aggressione che coinvolge lo spiegamento di reti terroristiche collegate ad al-Qaeda. Nel caso servisse un promemoria, gli estremisti islamici legati ad al-Qaeda dovrebbero essere proprio ciò che l’intero occidente combatte nella cosiddetta guerra al terrore, invadendo paesi stranieri, come l’Iraq nel 2003 e l’Afghanistan ancora oggi.

Questo ci porta all’attuale rivolta dell’ISIS in Iraq. Spuntato dal nulla, questo gruppo minaccia di rovesciare un intero paese in una manciata di giorni; il che ha spinto gli Stati Uniti a intervenire ancora una volta in un territorio che ha distrutto in 9 anni di guerra criminale di occupazione. Il segretario di Stato americano John Kerry era a Baghdad questa settimana e ha promesso intenso e continuo supporto al governo iracheno per sconfiggere l’ISIS. Circa 300 consiglieri militari americani devono essere inviati in Iraq, e ci sono piani per droni Usa assassini e attacchi aerei.
Tuttavia, rapporti recenti confermano ciò che molti altri hanno già stabilito: Washington e i suoi alleati della NATO, insieme ad Arabia Saudita, Qatar e Israele, hanno addestrato, finanziato e diretto i mercenari ISIS da basi segrete in Giordania e Turchia nel corso degli ultimi tre anni .

L’ISIS sponsorizzato dagli americani sta minacciando l’Iraq (poco dopo essere stato ostacolato nell’operazione di cambio di regime nella vicina Siria) e ora si suppone che l’America voglia aiutare l’Iraq a combattere questo stesso gruppo. Ancora una volta, questa è una ridicola “false flag” per nascondere l’ulteriore obiettivo di Washington di tornare a coinvolgersi in Iraq e nella regione, che gli americani hanno già distrutto più volte con le loro predazioni imperialistiche e criminali.

Questo stesso imperialismo predatore è al lavoro in Ucraina, dove gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO stanno alimentando una guerra civile, al fine di destabilizzare la Russia. Il regime fascista installato dall’occidente a Kiev sta uccidendo civili nel sud e nell’est del paese – nonostante un cessate-il-fuoco nominale sia stato dichiarato questa settimana. Questo regime la fa sempre franca con l’omicidio di massa a causa della sponsorizzazione di Washington, e di nuovo Washington sta incolpando Mosca per incitamento alla violenza. Se questa violenza che Washington sta alimentando non si ferma, gli americani e i loro servili alleati europei imporranno sanzioni economiche sulla Russia.

Dalla Palestina alla Siria, della Nigeria all’Iraq e all’Ucraina, una vera e propria armata di false bandiere sono a pieno regime. I media mainstream occidentali, naturalmente, segnalano ogni caso separatamente e solo superficialmente, secondo il pretesto desiderato e lo scopo dei loro governi. Ma presi insieme e correttamente compresi, non vi può essere alcun dubbio che di bandiere ne rappresentino una sola: terrorismo di stato occidentale.