Le fazioni della resistenza palestinese condannano la richiesta del ministro al-Ajrami di consegnare le armi e di perseguire chi lotta contro l'occupazione israeliana.

Le fazioni di resistenza hanno condannato con forza le dichiarazioni di Ashraf al-Ajrami, ministro per gli affari dei prigionieri nel governo di Salaam Fayyad, che minacciano persecuzioni contro i resistenti che rifiuteranno di consegnare le armi.

I portavoce delle fazioni di resistenza, in una dichiarazione alla stampa, hanno nuovamente confermato il rifiuto di consegnare le armi in cambio di "fragili promesse israeliane".

Al-Ajrami ha affermato che i "ricercati" che rifiutano di consegnare le armi "si contano sulle dita della mano" e ha confermato che il suo governo perseguiterà con forza chiunque si opporrà a porre fine alla resistenza. 

La politica dell’occupazione

Da parte sua, il portavoce del movimento di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha rifiutato nettamente il diktat di al-Ajrami e ha confermato "la via della resistenza fino alla fine dell’occupazione israeliana". E ha sottolineato che il governo Fayyad è "totalmente legato alla politica dell’occupazione, che cerca di mettere in pratica a svantaggio del popolo palestinese".

Abu Zuhri ha aggiunto che "la resistenza è un progetto legato alla presenza dell’occupazione e alle sue aggressioni. Siamo davanti ad un governo che serve in modo palese la politica israeliana. Al-Ajrami è uno dei firmatari delle dichiarazioni di Ginevra, perciò sappiamo bene di essere davanti a una persona con una storia di collaborazione con l’occupazione".

Indebolire la resistenza

Il portavoce dei Comitati di Resistenza Popolare, Abu Mujahid, si è meravigliato delle dichiarazioni di al-Ajrami e ha confermato che la resistenza in Cisgiordania proseguirà ancora: "al-Ajrami e i suoi simili non riusciranno a indebolire la resistenza, perché è l’unico mezzo per contrastare l’occupazione". 

L’uso della forza

Sulla stessa linea di Abu Mujahid si colloca il dirigente del Jihad Islamico, Khaled al-Batash, che accusa il governo Fayyad della "responsabilità totale di qualsiasi atto contro i resistenti in Cisgiordania".

AlBatash rifiuta l’uso della forza per obbligare i resistenti a consegnare le armi: "Al-Arjami non deve dimenticare che i resistenti sono parte del tessuto palestinese che sta subendo uccisioni e arresti". E ha invitato il governo di Fayyad a cambiare linea e a operare per proteggere la resistenza e a non stroncarla "per servire agende regionali e internazionali".

Il portavoce del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina -FPLP – Jamil Abu Mizher ha dichiarato che quanto affermato da al-Ajrami favorisce le politiche israeliane, e ha confermato che la resistenza è "un diritto riconosciuto da tutte le leggi internazionali".

 

 

 

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