Le fazioni della resistenza palestinese contro una nuova aggressione israeliana

Ma’an. Martedì 9 ottobre, le fazioni della resistenza palestinese hanno messo in guardia Israele dall’invadere la Striscia di Gaza, dopo che un comandante militare israeliano ha minacciato la possibilità di una nuova guerra nell’enclave costiera.

Un alto comandante israeliano ha riferito al quotidiano in lingua ebraica Maariv, martedì, che una grande operazione militare a Gaza è “inevitabile” a causa del continuo lancio di razzi contro Israele.

Il comandante ha detto che  l’unica possibilità di Israele per fermare i razzi è lanciare un’altra offensiva militare simile all’Operazione Piombo Fuso, una guerra di tre settimane contro Gaza, iniziata nel dicembre 2008, che uccise circa 1.500 palestinesi e distrusse migliaia di abitazioni.

Abu Ahmad, portavoce dell’ala militare del Jihad islamico, le Brigate al-Quds, ha messo in guardia Israele dallo scatenare un’altra guerra.

In un comunicato stampa, il portavoce delle brigate ha affermato: “Sembra che l’occupazione [israeliana] abbia frainteso la resistenza, ma i sionisti devono essere consapevoli che siamo in grado di turbarli e spaventarli, sempre e ovunque”.

Da parte sua, Abu Obeida, portavoce dell’ala militare di Hamas, le Brigate al-Qassam, ha detto che la resistenza è pronta a rispondere a qualsiasi azione militare israeliana a Gaza. E ha aggiunto che la resistenza non permetterà a Israele di effettuare un’aggressione unilaterale contro la Striscia.

Gruppi militanti affiliati a Hamas, Jihad islamica e Fatah hanno lanciato una raffica di razzi attraverso il confine di Gaza domenica, in risposta a un attacco aereo israeliano su un quartiere di  Rafah che ha ucciso un palestinese e ne ha feriti altri 10, tra cui cinque bambini.

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira due militanti jihadisti.

Lunedì, le forze israeliane hanno sparato una raffica di proiettili di artiglieria nel sud della Striscia di Gaza, ferendo cinque palestinesi, danneggiando una moschea e una cisterna per l’acqua. Il ministero dell’Istruzione ha reso noto che cinque scuole nel sud di Gaza sono state evacuate per motivi di sicurezza.

Un portavoce militare israeliano ha riferito a Ma’an che 37 razzi hanno colpito il sud di Israele, da domenica. Tre razzi hanno raggiunto il Consiglio regionale di Eshkol alle 6 di martedì mattina, ma non hanno provocato danni o feriti.

In un comunicato, l’Armata al-Asifa, una suddivisione delle Brigate dei Martiri al-Aqsa, ala militare di Fatah, ha detto di aver sparato due proiettili artigianali contro la base militare israeliana di Kissufim, all’1,20 di martedì.

Le Brigate Ayman judah, anch’esse affiliate al braccio armato di Fatah, hanno riferito di aver sparato un razzo contro Ashkelon, sempre martedì.

Mentre le Brigate Jihad Jibril, un’ala militare affiliata al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando generale, hanno reso noto che i loro combattenti hanno lanciato un missile contro la base militare israeliana di al-Ayn.

L’ala militare di Hamas si è unita con i combattenti del Jihad islamico per sparare razzi e mortai su siti militari israeliani. I gruppi hanno detto che le loro operazioni congiunte sono la risposta al bombardamento di Israele su Rafah, domenica sera.

Hamas non aveva più rivendicato la responsabilità degli attacchi contro Israele da giugno.