Le forze dell’ANP uccidono attivista palestinese candidato alle elezioni

Al-Khalil/Hebron-PIC, Quds Press e MEMO. Giovedì pomeriggio, le forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese (ANP) hanno fatto irruzione nella casa dell’attivista palestinese Nizar Banat, candidato alle elezioni nazionali, lo hanno aggredito, rapito e ucciso.

Nizar Banat, che intendeva candidarsi alle elezioni parlamentari prima che fossero annullate da Abbas, il mese scorso, è stato ucciso durante il suo arresto a Hebron, dalle forze dell’ANP all’alba di giovedì.

Banat, 44 anni, era un noto critico dell’ANP che governa parti della Cisgiordania occupata da Israele e aveva esortato le nazioni occidentali a tagliare gli aiuti a causa del suo crescente autoritarismo e delle violazioni dei diritti umani.

Secondo la famiglia di Nizar Banat, “I servizi di sicurezza dell’ANP hanno fatto esplodere la porta della casa, hanno fatto irruzione nell’edificio e hanno immediatamente iniziato a picchiare [Banat] con sbarre di ferro e manganelli mentre dormiva, insieme a due dei suoi fratelli. Hanno svuotato tre bottiglie di polvere di peperoncino nella sua faccia quando si è alzato; lo hanno denudato, picchiato e insultato mentre sanguinava; poi lo hanno rapito e portato in un luogo sconosciuto e lo hanno ucciso”.

Fazioni palestinesi, leader, attivisti e dirigenti internazionali hanno condannato “l’omicidio” di Banat. Il Movimento di resistenza islamica palestinese, Hamas, ha descritto ciò che è accaduto come un “crimine a tutti gli effetti che riflette la sanguinosa politica dell’Autorità Palestinese”. Ha accusato il governo di Mohammad Shtayyeh di “questo crimine immorale che è rifiutato da tutti i palestinesi e inaccettabile per tutte le tradizioni e le norme palestinesi”.