Le forze di occupazione arrestano 14 palestinesi in Cisgiordania

Ramallah – InfoPal. All’alba di martedì 4 settembre, le forze di occupazione israeliane hanno eseguito una vasta campagna d’arresti in diverse città e villaggi della Cisgiordania occupata. 14 persone sono state arrestate con il pretesto di essere ricercati dalle autorità israeliane.

Fonti militari israeliane affermano che gli arresti hanno riguardato persone sospettate di aver preso parte a degli attacchi contro obiettivi israeliani. Tuttavia le fonti non hanno specificato  i gruppi di cui farebbero  parte le persone arrestate, ma hanno riferito che gli arrestati sono stati trasferiti nelle sedi dell’Intelligence  per essere interrogati.

D’altra parte fonti palestinesi affermano che durante l’assalto ci sono state delle irruzioni nelle case palestinesi: sono state abbattute le porte mentre gli inquilini dormivano, terrorizzando i cittadini e provocando dei danni alle loro proprietà.

Nello stesso contesto, fonti palestinesi nel villaggio di Kafr Qaddoum, ad est di Qalqiliya, nella Cisgiordania settentrionale, riferiscono di un numero massiccio di soldati dell’esercito israeliano che ha assaltato il villaggio all’alba di martedì irrompendo in alcune case, ispezionandole e arrestando cinque abitanti del villaggio.

Il portavoce del comitato popolare del villaggio, Mourad Ashtouwi, in un comunicato stampa, afferma che un un numero massiccio di soldati  israeliani, appoggiati da mezzi militari, ha fatto irruzione nel villaggio alle due e mezza del mattino, e ha accerchiato alcune abitazioni arrestando cinque persone.

Mentre lo stesso portavoce ha affermato di aver subito il lancio dei lacrimogeni nella sua abitazione, che ha provocato una forte intossicazione a sua moglie e ai loro tre bambini.

Ashtouwi ha riferito che le forze di occupazione stanno intensificando i loro assalti nel villaggio, con posti di blocco piazzati agli ingressi, con l’obiettivo di impedire le manifestazioni di protesta che gli abitanti del villaggio organizzano ogni settimana contro la chiusura della principale via d’accesso al villaggio. Allo stesso tempo, il portavoce ha ribadito che “la resistenza popolare continuerà e si intensificherà nonostante le repressioni che sta subendo nell’ultimo periodo”.