Le forze di occupazione invadono cittadina vicino a Gerusalemme

Gerusalemme-MEMO e Wafa. Lunedì, le forze di occupazione hanno lanciato un raid nella cittadina di Beit Iksa, a nord-ovest della Gerusalemme occupata, per distruggere terre appartenenti a una famiglia locale palestinese.

Testimoni locali hanno riferito che le forze di occupazione, accompagnate da un bulldozer, hanno raso al suolo un appezzamento di terra appartenente alla famiglia Hamayel.

I soldati di stanza nell’area hanno chiuso gli ingressi della cittadina e hanno occupato i tetti di diverse case trasformandoli in postazioni militari.

Le forze di occupazione continuano a imporre severe restrizioni agli autoctoni poiché l’accesso a Beit Iksa è possibile solo attraverso un ingresso-check-point militare.

Nel corso degli anni, la terra che circonda il villaggio e alcuni appezzamenti di proprietà degli abitanti sono stati sequestrati per far posto all’insediamento illegale di Ramot, i cui coloni aggrediscono regolarmente gli autoctoni.

Tra 500.000 e 600.000 israeliani vivono in insediamenti illegali per soli ebrei in tutta Gerusalemme Est occupata e la Cisgiordania in violazione del diritto internazionale.