Le forze di occupazione israeliane continuano ad attaccare Tulkarm per il 103° giorno consecutivo

Tulkarm. Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno continuato la loro aggressione contro la città di Tulkarm e il suo accampamento per il 103° giorno consecutivo, e per l’90° giorno contro l’accampamento di Nur Shams, a est della città, in un contesto di continua intensificazione di incursioni, perquisizioni, demolizioni di abitazioni e infrastrutture.

L’aggressione israeliana e la sua continua escalation contro la città di Tulkarm e i suoi due accampamenti hanno causato il martirio di 13 cittadini, tra cui un bambino e due donne, una delle quali incinta di otto mesi, oltre al ferimento e all’arresto di decine di persone.

L’aggressione ha inoltre causato lo sfollamento forzato di oltre 4.200 famiglie dagli accampamenti di Tulkarm e Nur Shams, per un totale di oltre 25 mila cittadini, e la completa distruzione di oltre 400 abitazioni e la parziale distruzione di altre 2.573.

Fonti locali hanno riferito che le IOF si sono schierate in gran numero nelle prime ore di giovedì mattina nel campo di Nur Shams e nelle sue vicinanze, istituendo posti di blocco militari all’ingresso di Via Nablus e imponendo severe restrizioni ai residenti delle case a rischio demolizione.

Le fonti hanno rivelato che le IOF hanno notificato, mercoledì sera, la demolizione di 15 nuovi edifici nel campo, suddivisi in tre aree, ciascuna contenente diversi appartamenti residenziali, e hanno concesso alle famiglie due ore per evacuare le proprie abitazioni al mattino, separatamente e in orari diversi per ciascuna area.

Questa escalation segue la notifica, giovedì scorso, della demolizione di 106 edifici e case nei due campi, inclusi 58 edifici nel campo di Tulkarem e 48 case nel campo di Nur Shams.

Il Comitato per i servizi popolari di Nur Shams ha annunciato che il numero di edifici e case demoliti dalle IOF negli ultimi tre giorni ha superato i 48, distribuiti nei quartieri di Manshiyya, al-Maslakh, al-Ayada e al-Jama’a, provocando lo sfollamento di decine di famiglie e la distruzione diffusa e totale di proprietà e infrastrutture.

(Fonti: PIC, Quds News).