Le forze di sicurezza dell’Anp hanno invaso la casa della deputata Maryam Saleh sequestrata dagli israeliani.

Ramallah – Infopal

E’ sempre più efficente la joint-venture Anp-Israele in Cisgiordania.

Ieri in tarda serata, a El-Bireh, tra Ramallah e Gerusalemme, le forze di sicurezza palestinese dell’Anp del governo Abbas-Fayyad hanno invaso la casa della deputata Maryam Saleh, detenuta dalle forze di occupazione israelianane, e l’hanno perquisita in maniera minuziosa.

La famiglia della deputata ha riferito che una forza dei servizi d’intelligence e preventive, ieri sera hanno invaso l’abitazione, che si trova a pochi metri dalla casa del presidente Mahmud Abbas, e hanno danneggiato dei documenti privati della deputata Saleh.

Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato la Saleh il 12 novembre. La donna è ancora sottoposta ad interrogatori nel centro di al-Moskubiyah.

Non è la prima volta che le forze dell’Anp invadono la casa di uno dei deputati rapiti dalle forze di occupazione israeliane: cinque mesi fa avevano invaso l’abitazione del parlamentar detenuto Hasan Yusef e avevano sequestrato dei documenti. Altre 22 aggressioni sono state effettuate contro i deputati del gruppo di Hamas e le loro famiglie in Cisgiordania. 

Hamas ha definito l’invasione delle forze di sicurezza appartenenti al presidente Mahmud Abbas nella casa di Maryam Saleh, la notte scorsa, come “un incoraggiamento ufficiale di Fatah a pugnalare i detenuti e le detenute”.

In un comunicato di cui il corrispondente di Infopal.it ha ricevuto copia, il movimento di resistenza islamica si domanda: “Cosa dirà quell’ufficiale o quel membro di Fatah quando tornando a casa, sua moglie e i suoi familiari gli chiederanno: ‘Perché avete invaso la casa della deputata detenuta, eletta dal popolo? Perché avete fatto piangere i suoi bambini un’altra volta?’ Che cosa risponderà loro?”

E ha inviato le associazioni per i prigionieri a proteggere le famiglie dei detenuti.

Il movimento ha concluso affermando che "Fatah deve assumersi la responsabilità storica di quanto sta facendo e rivedere le sue azioni prima che sia troppo tardi”.

 

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