Le forze israeliane abbattono le tende di protesta erette vicino ad Abu Dis

Gerusalemme – Ma’an. Mercoledì le forze israeliane hanno attaccato un’area vicino ad Abu Dis, a Gerusalemme Est, e hanno abbattuto le tende piazzate dagli attivisti palestinesi per esprimere la loro opposizione ai piani israeliani di trasferire i beduini come parte del progetto di insediamento nell’area E1.

Bassam Bahar, membro di un comitato locale, ha raccontato a Ma’an che alle 3 di notte le forze israeliane hanno attaccato le tende di protesta nell’area di Khallat al-Rahib ad Abu Dis e hanno portato via con la forza gli attivisti.

Numerose persone hanno riferito di essere state assaltate, con i soldati che sparavano granate stordenti sulla folla in seguito ai tafferugli.

Un bulldozer ha poi rimosso tutte le tende.

La protesta era stata organizzata martedì sera dagli attivisti palestinesi e dai residenti di Abu Dis per dimostrare contro i piani israeliani per sfollare con la forza i beduini.

Hani Halabiya, portavoce di un comitato locale di Gerusalemme, ha dichiarato a Ma’an che mercoledì gli attivisti piazzeranno di nuovo le tende.

Il segretario generale per l’Iniziativa Nazionale palestinese, Mustafa Barghouthi, ha dichiarato che la rimozione delle tende “non romperà la resistenza dei residenti palestinesi di Abu Dis e dei beduini per proteggere le loro tende”.

A gennaio 2013 gli attivisti palestinesi avevano allestito oltre 25 tende e un centro medico nell’area E1 a est di Gerusalemme per protestare contro i piani d’insediamento israeliani e per proteggere la terra palestinese dall’annessione.

Il villaggio della protesta, chiamato Bab al-Shams or “Cancello del Sole”, è stato in seguito demolito dalle forze israeliane.

Nei mesi seguenti gli attivisti hanno allestito il villaggio di protesta Al-Karamah (Dignità) a Beit Iksa e il villaggio di Ahfad Younis a Eizariya.

L’edificazione nell’E1 dividerebbe la Cisgiordania e renderebbe la creazione di uno stato palestinese continuo – come previsto dalla soluzione dei due stati sostenuta a livello internazionale per il conflitto israelo-palestinese – quasi impossibile.