Le forze israeliane arrestano 15 persone a Gerusalemme

Gerusalemme – Ma’an. Martedì, le forze israeliane hanno arrestato diversi palestinesi e ordinato ad altri di presentarsi ad una stazione di polizia a Gerusalemme, hanno riferito dei funzionari.

Le forze hanno fatto irruzione nel quartiere Bab Hutta a Gerusalemme e hanno arrestato Hussam Sader, Amin Dweik, Mohammad Tamimi, Mohammad Shahin, e Deya Hassan Yousef. Essi sono stati portati al centro per gli interrogatori di al-Qashla nella Città Vecchia, dove sono stati interrogati con l’accusa di aver incitato e lanciato pietre e fuochi d’artificio alle forze israeliane, ha riferito un reporter di Ma’an.

Sono stati rilasciati martedì pomeriggio con una cauzione di 5.000 shekel a condizione che non entrino nel compound di al-Aqsa per 15 giorni, e restino agli arresti domiciliari per cinque.

Fahmi al-Basiti, Wisam Sader, Firas Natsheh, Mahmoud Dweik, Shalabi Asad, e Suleiman Asad sono stati arrestati all’alba e rilasciati nel pomeriggio, alle stesse condizioni.

Le forze israeliane hanno anche arrestato Alaa Haddad, membro del Comitato prigionieri di Gerusalemme, che ha raccontato dell’irruzione a casa sua, due volte, all’alba, prima di tornare per arrestarlo a mezzogiorno. Ha aggiunto di essere stato portato al centro di al-Qashla e che gli è stato imposto di non entrare nel compound di al-Aqsa mercoledì pena un divieto per 15 giorni.

A Omar al-Shalabi, il segretario del comitato di Fatah a Gerusalemme, a suo fratello Mohammad, e a Nihad Zugheir, sono stati consegnati mandati di comparizione davanti alla polizia israeliana.

Hijazi Abu Sbeih è stato arrestato nel suo negozio nella Città Vecchia, e Ahmad Salhab e Mahmoud Balzamet nelle loro case.
Un tribunale ha esteso la detenzione di Nasser Geith, 20 anni, di Bab Hutta. E’ stato portato al centro di al-Qashla, e poi al centro di detenzione al-Maskobiya.

Questa campagna di arresti fa seguito all’esortazione, da parte del movimento islamico in Israele, ai musulmani affinché partecipino a una riunione, mercoledì, per il sostegno alla moschea di al-Aqsa, in risposta all’invito degli estremisti ebrei di entrare con la forza nella Spianata per festeggiare il nuovo anno ebraico.

Traduzione per InfoPal a cura di Edy Meroli