Ramallah-Ma’an. Giovedì all’alba le forze israeliane hanno sparato proiettili, granate stordenti e gas lacrimogeni in un ospedale di Ramallah, nella Cisgiordania occupata centrale, suscitando la condanna dell’Autorità palestinese.
Secondo i testimoni oculari, i soldati israeliani hanno sparato proiettili letali e gas lacrimogeni all’interno di un complesso medico per oltre un’ora, intossicando numerosi pazienti, fra cui dei bambini.
Un portavoce dell’esercito ha riferito a Ma’an che durante non specificate “operazioni notturne” nel vicino campo profughi di Qaddura, dei palestinesi situati nell’area dell’ospedale hanno lanciato pietre contro i soldati.
Il ministro della Salute palestinese Jawad Awwad ha dichiarato che le forze israeliane hanno messo a repentaglio le vite di 256 pazienti, compresi i bambini.
Ha inoltre lodato la rapida reazione dello staff ospedaliero, che ha portato via i pazienti dalle aree contaminate dal gas, evitando che qualcuno morisse per eccessiva inalazione di gas lacrimogeni.
Traduzione di F.G.