Le forze israeliane demoliscono villaggio beduino per la 66ͣ volta

Beersheba – Ma’an. Mercoledì 12 marzo, le forze israeliane hanno demolito il villaggio beduino di al-Araqib per la 66ͣ  volta, lasciando decine di persone senza un tetto nonostante le forti piogge.

Un gran numero di poliziotti e bulldozer ha circondato il villaggio alle prime ore del mattino e ha demolito tutte le abitazioni di lamiera.

“Le forze di occupazione israeliane hanno fatto un raid nel villaggio alle 6.15 del mattino e hanno demolito le abitazioni per la 66ͣ  volta”, ha dichiarato a Ma’an News Aziz al-Touri, uno degli abitanti.

“In queste condizioni, con questa pioggia e il gran freddo, diciamo agli ufficiali israeliani che quello che avete fatto è un crimine contro l’umanità. Ma non importa quello che fate: non rinunceremo mai ai nostri diritti ad al-Araqib, terra dei nostri padri e dei nostri nonni”.

Due giorni prima, gli ispettori dell’Autorità per la “terra di Israele” erano entrati nel villaggio e avevano scattato delle foto ad alcune abitazioni di lamiera erette dagli abitanti vicino ad un cimitero.

Israele considera illegali al-Araqib e la maggior parte dei villaggi beduini nel Negev, mentre questi ultimi reclamano la terra come terra dei loro avi.

Ci sono circa 260 mila beduini in Israele, la maggior parte dei quali vive nel Legev o intorno ad esso, così come nell’arido sud. Più della metà di essi vive in villaggi non riconosciuti, senza servizi, e molti vivono anche in estrema povertà.

Traduzione di Federica Casinghini