Le forze israeliane fanno uso eccessivo della forza e uccidono 3 civili palestinesi ferendone altri 16, tra cui 5 bambini, nel campo profughi di Qalandiya

PCHR – Palestinian centre for human rights.

Le forze israeliane fanno uso eccessivo della forza e uccidono 3 civili palestinesi ferendone altri 16, tra cui 5 bambini, nel campo profughi  di Qalandia

Facendo uso eccessivo della forza, lunedi mattina, 26 agosto 2013, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso 3 civili palestinesi e ferito altri 16, tra cui 5 bambini, nel campo profughi di Qalandia, a nord della Gerusalemme occupata. Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) denuncia questo crimine odioso, ritiene Israele totalmente responsabile dell’attuale escalation nel territorio palestinese occupato e chiede alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità e di fornire protezione ai civili palestinesi.

Secondo le indagini condotte dal PCHR e le dichiarazioni dei testimoni oculari, verso le ore 5 di lunedì 26 agosto 2013, le forze israeliane con veicoli militari e un’unità di fanteria di 20 membri si è diretta nel campo profughi di Qalandia, a nord di Gerusalemme. Si sono appostati nelle strade e poi spostati nelle vicinanze del suq, nel mezzo del campo profughi, per effettuare una campagna di arresti. Le forze israeliane hanno fatto irruzione in una casa appartenente alla famiglia di Abdul Rahim al-Khatib, vicino alla Grande Moschea, per arrestare un membro della famiglia. Intanto, decine di giovani e ragazzi si erano riuniti e lanciavano pietre contro le forze israeliane che hanno immediatamente risposto con proiettili, gas lacrimogeni e bombe sonore. Le forze israeliane hanno ricevuto aiuti giunti nel campo dall’ingresso e dalla parte occidentale. Hanno aperto il fuoco pesantemente contro chi lanciava pietre. Il risultato è che 3 civili palestinesi sono stati uccisi e altri 16 feriti, fra cui 5 bambini, la maggior è rimasta ferita nella parte superiore del corpo. Inoltre, le forze israeliane hanno arrestato due fratelli: Yusef Abdul Rahim al-Khatib (24) e Omar al-Khatib (27). Yusef è stato portato in una località non identificata, mentre Omar è stato rilasciato al checkpoint di Qalandia un’ora dopo che le forze israeliane si erano ritirate dal campo, alle 7,30.

I civili che sono stati uccisi sono:

1 – Yunis Jamal Jahjouh (23), colpito da un proiettile al petto;
2 – Jehad Mansour Aslan (21), colpito da un proiettile al petto,
3 – Rubin Abdul Rahman Zayed (33), colpito da diversi proiettili al petto.

Di conseguenza, il numero dei civili palestinesi che sono stati uccisi in una settimana è salito a 4, perché le forze israeliane hanno ucciso una persona nel campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania, quando sono entrati nel campo, il 20 agosto 2013.

Il PCHR è veramente preoccupato per questo crimine, che ancora una volta dimostra l’uso eccessivo della forza da parte dell’esercito israeliano contro civili palestinesi nel disprezzo della loro vita. Pertanto, il PCHR chiede alla comunità internazionale di adottare azioni immediate ed efficaci per porre fine a questi crimini e ribadisce la sua richiesta alle Alte Parti Contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 perché adempiano ai loro obblighi ai sensi dell’articolo 1, cioè, di garantire il rispetto della Convenzione in ogni circostanza, e il loro obbligo ai sensi dell’articolo 146 di perseguire le persone sospettate di commettere gravi violazioni della Quarta Convenzione di Ginevra. Questi gravi violazioni costituiscono crimini di guerra ai sensi dell’articolo 147 della stessa Convenzione e del Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra.

Traduzione per InfoPal a cura di Edy Meroli