Le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro i Palestinesi sul confine con Gaza

Gaza-Ma’an. Giovedì sera le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro i Palestinesi nella zona ad est della città di Khuzaa, nel sud della Striscia di Gaza.

Testimoni hanno riferito a Ma’an che i soldati israeliani sul confine hanno sparato contro persone che si trovavano su terra palestinese privata nella zona a est di Khan Younis.

Non si sono registrati feriti a seguito dell’attacco. Una portavoce militare israeliana non ha risposto alla richiesta di commentare.

Le forze israeliane hanno ripetutamente aperto il fuoco contro i civili palestinesi vicino al confine nei cinque mesi dalla firma dell’accordo per il cessate il fuoco che ha concluso più di 50 giorni di aggressione da parte di Israele contro Gaza e che ha ucciso circa 2.200 persone e ne ha ferite 11.000.

Gli attacchi giungono nonostante le promesse fatte da Israele per il cessate il fuoco che prevedevano che le restrizioni per l’accesso palestinese alla zona di confine sarebbero state ridimensionate.

La “zona cuscinetto di sicurezza” prima dell’aggressione israeliana occupava tra i 500 e i 1.500 metri nella Striscia, trasformando fattorie e aziende agricole locali in aree vietate.

Secondo l’UNOCHA, il 17 per cento della superficie totale di Gaza e il 35 per cento della superficie agricola è all’interno della zona cuscinetto dal 2010 e riguarda direttamente la vita e il sostentamento di più di 100.000 abitanti di Gaza.

Durante la guerra, la zona cuscinetto ha raggiunto quasi la metà della Striscia di Gaza, ma subito dopo la cessazione delle ostilità è stata riportata ai livelli precedenti, con la promessa che sarebbe ulteriormente arretrata.

Le restrizioni di confine fanno parte del più ampio assedio di Israele contro la Striscia di Gaza che continua da otto anni, che impedisce in gran parte sia le importazioni che le esportazioni e ha portato a un grave crollo dell’economia della piccola enclave costiera.

Il blocco ha significato crisi umanitarie frequenti per gli abitanti di Gaza, e le Nazioni Unite e diverse organizzazioni per i diritti umani hanno ripetutamente chiesto a Israele di togliere l’assedio.

Traduzione di Edy Meroli