Betlemme-Ma’an. Mercoledì 22 gennaio, le forze israeliane hanno fatto irruzione nel campus di Abu Dis dell’università di Gerusalemme e hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro gli studenti.
Testimoni oculari hanno riferito a Ma’an che gli scontri sono iniziati dopo che i soldati israeliani si sono posizionati di fronte all’ingresso principale all’università e hanno iniziato a fermare gli studenti chiedendo le loro carte d’identità.
Le forze israeliane hanno poi iniziato a sparare diversi lacrimogeni nel campus, e gli studenti hanno risposto lanciando pietre.
I soldati hanno poi violato il perimetro del campus universitario e hanno continuato a sparare proiettili di gomma e gas lacrimogeni agli studenti.
Testimoni hanno detto che le forze israeliane in tuta antisommossa sono stati visti nel campus e la Mezzaluna Rossa ha istituito uno spazio per soccorrere i feriti.
“Questo è più grave di qualsiasi altro episodio avvenuto l’anno scorso o l’anno prima”, ha dichiarato un testimone a Ma’an, aggiungendo che l’unico modo per lasciare l’università era di attraversare la linea di fuoco dei soldati israeliani.
Un portavoce del comitato popolare ha riferito a Ma’an che oltre 100 palestinesi, tra cui studenti universitari, docenti e personale, ha sofferto a causa dell’inalazione di gas lacrimogeni.
Altri sono stati feriti da proiettili di acciaio ricoperti di gomma, ha spiegato Hani Halabiya.
I soldati israeliani sono entrati all’università dal cancello principale minacciando le guardie del campus, ha aggiunto Halabiya.
Sono rimasti nell’università per due ore, non permettendo a chi era all’interno di andarsene.
Il campus di Abu Dis dell’università di Gerusalemme fu luogo di frequenti incursioni nel 2013, portando spesso a chiusure e ritardi nelle lezioni.
Decine di studenti sono stati feriti nei raid e le proprietà dell’università sono state danneggiate.
Traduzione di Edy Meroli