Le forze israeliane isolano Gerusalemme e la dividono in piccoli cantoni

alaqsa12alrayPCHR. Nell’ambito delle continue minacce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu contro i civili nella Gerusalemme est occupata, in particolare la decisione di ritirare le carte d’identità gerosolimitane a migliaia di civili palestinesi, le forze israeliane hanno continuato ad aumentare le misure punitive e gli atti intimidatori contro i palestinesi nella città. Sotto il pretesto di un deterioramento della sicurezza dall’inizio di ottobre, le autorità israeliane hanno cominciato a imporre ulteriori restrizioni sui movimenti dei civili palestinesi nella Gerusalemme est occupata e nella sua periferia e nei villaggi. Queste misure includono l’installazione di metal detector e checkpoint militari all’interno della Città Vecchia e ai suoi ingressi. Recentemente le forze israeliane hanno chiuso le entrate di numerosi sobborghi della città.

Stando alle ricerche sul campo condotte dal Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) nella Gerusalemme est occupata, i check-point sono stati distribuiti come segue:

  • Porta Al-Amoud: tre checkpoint
  • Strada Al-Wad: 10 checkpoint con tre metal detector, principalmente alla fine della strada, alla Porta al-Majles e fra le Porte di al-Hadid e al-Qattanin
  • Porta Al-Selsela: sei checkpoint con metal detector, principalmente a 100 metri dalla Porta al-Selsela gate
  • Strada Al-Bazar: agenti di polizia alle entrate che conducono al quartiere cristiano e alla Strada Marcus
  • Porta Hebron: un checkpoint all’entrata del cortile di Omer Bin al-Khattab e un altro dotato di metal detector all’interno del cortile stesso
  • Mercato di Al-Debagha: un checkpoint all’entrata, che porta anche alla Chiesa del Santo Sepolcro
  • Aqabet al-Khalediya: agenti di polizia all’entrata del quartiere
  • Porta Al-Asbat: un checkpoint con metal detector nel piazzale fuori dalle mura della Città Vecchia
  • La Via Dolorosa: agenti di polizia vicino alla moschea Naqshabandiya
  • Aqabet Darweesh: agenti di polizia all’entrata del quartiere e altri sul tetto della casa della famiglia al-Salayma.
  • Quartiere Al-Sa’diya: agenti di polizia sulla strada che conduce al quartiere e altri sui tetti di numerose case sequestrate dai coloni israeliani.
  • Porta Al-Sahera: agenti di polizia nel piazzale fuori dalle mura della Città Vecchia.

N.B. Questo elenco non include checkpoint già esistenti alle porte della moschea di al-Aqsa

I checkpoint nei sobborghi della città e nei villaggi sono stati distribuiti come segue:

  • Al-Tour: Nella via Salman al-Faresi, due quartieri di al-Hardoub sono completamente chiusi e due checkpoint sono stati piazzati vicino all’ospedale di al-Muttale e all’entrata principale di al-Hardoub
  • Silwan: il quartiere della valle di al-Rababa è completamente chiuso e due checkpoint sono stati piazzati nell’area di al-Ein
  • Quartiere Al-Thawri: la strada fra Abu Tour e il quartiere di al-Thawri è completamente chiusa e due checkpoint sono stati piazzati nella strada fra Hebron e Betlemme.
  • Ras al-Amoud: un checkpoint nella strada principale;
  • Al-‘Issawiyah: all’entrata della collina francese e all’ingresso dell’Università ebraica Hadasa.
  • Sour Baher: la strada verso “Ramat Rachel” è completamente chiusa e ci sono due checkpoint all’ingresso principale di Sour Baher.
  • Valle di Al-Jouz Valley: un checkpoint nei pressi dell’Ufficio del ministero degli interni.
  • Al-Sheikh Jarrah: Kupat Holim Clalit è completamente chiuso e ci sono due checkpoint vicino all’ospedale di al-‘Ayoun e al centro medico di al-Hayah.
  • Montagna di Al-Mukaber: insediamento di “Armon HaNetziv” completamente chiuso; due checkpoint negli insediamenti di “Nahal Oz” e “Nof Zion”.
  • Um Touba: completamente chiuso.

PCHR condanna fortemente la politica di punizione collettiva praticata dal governo israeliano nella Gerusalemme occupata.

Traduzione di F.G.