Le forze israeliane rapiscono quattro palestinesi, convocandone altri per gli interrogatori

Imemc. Il Club del Prigioniero Palestinese (PPC) ha riferito che un’unità dell’esercito israeliano ha arrestato Badri Abu Zalta, di 14 anni, e Kazim un Najjar, di 16, colpendoli violentemente vicino al muro di segregazione che separa la Cisgiordania dal territorio israeliano ufficialmente riconosciuto. I soldati hanno picchiato Zalta e Najjar sulla testa con il calcio del fucile, causando loro lesioni, prima di condurli nella struttura di detenzione di Etzion.

WAFA segnala inoltre che i soldati hanno preso d’assalto il villaggio di Burin, a sud di Nablus, dove hanno fatto irruzione in diverse case prima di prendere un residente locale.

L’esercito ha inoltre fatto irruzione nel campo profughi di Aida, a nord di Betlemme, rapendo un ventenne palestinese dopo aver condotto una perquisizione sulla sua casa di famiglia.

Un checkpoint mobile è stato istituito all’ingresso del villaggio di Beit Fajjar, vicino a Betlemme, dove i soldati hanno controllato le carte d’identità dei passeggeri e hanno perquisito i veicoli in transito. A due fratelli è stato ordinato di comparire davanti intelligence israeliana per l’interrogatorio.

Domenica nella città di Ya’bad, a ovest di a Jenin, sono scoppiati scontri in cui i soldati hanno sparato granate assordanti e proiettili ricoperti di gomma; non sono stati segnalati feriti.

I soldati israeliani hanno inoltre fatto irruzione a Jenin nelle ore del mattino, provocando scontri con i residenti locali, ma non sono stati segnalati feriti o rapimenti.