Le forze israeliane reprimono le manifestazioni del “Venerdì della Rabbia”

Cisgiordania-Wafa. Venerdì 15 dicembre, le forze israeliane hanno represso violentemente le manifestazioni palestinesi in Cisgiordania e Gaza. Le fazioni palestinesi hanno chiesto un “venerdì di rabbia” contro riconoscimento degli Stati Uniti di Gerusalemme come capitale di Israele.
 
Dopo le preghiere del venerdì nella moschea al-Aqsa, a Gerusalemme Est, migliaia di palestinesi si sono radunati all’interno del complesso e poco dopo centinaia di persone sono scese per strada per manifestare. Tuttavia, la polizia ha impedito loro di entrare nella Città Vecchia.
 
La polizia israeliana ha rinforzato la sua presenza nella Città Santa, dispiegandosi nelle strade principali e allestendo barricate in previsione delle manifestazioni del venerdì.
 
A Betlemme, i palestinesi hanno organizzato una manifestazione all’ingresso nord della città, scandendo slogan che condannavano la decisione del presidente degli Stati Uniti.
 
Le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro i manifestanti, ferendone sei con proiettili di acciaio rivestiti di gomma e provocando il soffocamento di molti altri.
 
Una manifestazione simile si è svolta nel distretto di Tubas, nel nord della Cisgiordania, con cartelli che condannavano la decisione degli Stati Uniti. Sono stati registrati molti casi di soffocamento e quattro di detenzione, tra cui un giornalista.
 
Scontri sono stati segnalati nel distretto di Qalqiliya, all’ingresso occidentale di Tulkarem, al check-point militare di Qalandia, a nord di Gerusalemme e all’ingresso nord della città di al-Bireh.
 
Nel distretto di Nablus, le forze israeliane hanno caricato i manifestanti al check-point di Huwwara, a sud della città, ferendone molti con proiettili di acciaio rivestiti di gomma e soffocandone altri con gas.
 
A Gaza, manifestazioni simili si sono svolte in varie parti della Striscia assediata, tra cui l’autostrada Salah al-Din, che corre dai confini settentrionali di Gaza verso i confini meridionali con l’Egitto.
 
Dieci palestinesi sono stati colpiti con munizioni letali.
Traduzione di F.H.L.