Le forze israeliane sigillano casa palestinese a Qabatiya

Jenin-PIC. All’alba di martedì le forze d’occupazione israeliane (IOF) hanno chiuso una casa nella città di Qabatiya, a sud di Jenin, di proprietà della famiglia di un prigioniero palestinese accusato di essere coinvolto in un attacco anti-occupazione avvenuto nell’ottobre 2017.

Le IOF hanno sigillato la casa di famiglia del prigioniero Yousuf Kmeil, versando al suo interno grandi quantità di cemento e rendendola inabitabile, con il pretesto che Kmeil aveva partecipato ad un attacco in cui un colono israeliano era stato ucciso.

Fonti locali hanno riferito al giornalista di PIC che le IOF hanno invaso la città accompagnate da sei betoniere che in seguito hanno riempito di cemento due stanze della casa in questione.

Le IOF, pochi giorni fa, avevano invaso la zona, scattando alcune foto della casa e dei suoi dintorni in preparazione della chiusura.

Diversi mesi fa, le IOF avevano demolito la casa del compagno di Kmeil, il prigioniero Mohammed Abu al-Rub, accusato di aver ucciso un colono israeliano a Kafr Qasim nell’ottobre del 2017.

Il giornalista di PIC ha affermato, citando fonti locali, che scontri violenti sono scoppiati a Qabatiya in seguito all’operazione, tra decine di giovani palestinesi e soldati delle forze israeliane. Queste ultime hanno sparato alla cieca proiettili letali e bombolette lacrimogene.