Le forze israeliane sparano contro le case palestinesi e irrorano di pesticidi le colture

425051CGaza-Ma’an. Martedì mattina le forze israeliane hanno sparato contro le case e i terreni palestinesi a est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.

Secondo i testimoni, i colpi d’arma da fuoco provenivano dagli avamposti militari lungo la recinzione di confine e hanno danneggiato numerose case.

Non sono stati riportati feriti.

Nel frattempo, nel sud-est e nel centro-est della Striscia, i droni israeliani hanno irrorato “pesticidi velenosi” sulle colture vicine al confine con Israele, secondo quanto riportato dai contadini palestinesi.

Un portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato che stavano cercando fra i rapporti per quanto riguarda entrambi gli episodi.

All’inizio del 2017 un simile caso aveva avuto luogo a Khan Yunis, quando le forze israeliane avevano irrorato di diserbanti i terreni palestinesi vicini al confine.

Il contadino palestinese Abu Ahmad aveva riferito che avevano spruzzato i diserbanti per seccare le piante selvatiche su entrambi i lati della recinzione di confine per “garantire all’esercito una visione chiara per sorvegliare l’area e impedire ai palestinesi di entrare in Israele”.

Il contadino, però, aveva sottolineato che gli spray si spostavano nell’aria per “decine di metri”, allontanandosi dall’area presa di mira, causando seri danni alle colture palestinesi molto oltre la “zona cuscinetto”.

L’agronomo Wael Thabet del ministero di Gaza per l’agricoltura aveva riferito a Ma’an che il ministero aveva chiesto ai gruppi per i diritti umani di intervenire per richiedere a Israele di porre fine a queste pratiche.

Thabet aveva dichiarato che questi pesticidi possono viaggiare nell’aria allontanandosi fino a 1.200 metri dalla zona di cuscinetto.

Tale pratica ha distrutto la maggior parte del settore agricolo dell’enclave costiera bloccata.

Traduzione di F.G.