Le indagini sulla scoperta della morte di Arafat in mano ai dirigenti palestinesi

Ramallah – AFP. Secondo una dichiarazione rilasciata martedì da un dirigente, le autorità palestinesi hanno ricevuto i verbali delle indagini forensi russe e svizzere sulla morte di Yasser Arafat, avvenuta nel 2004, senza svelare le nuove scoperte.

“Il rapporto è stato consegnato dal laboratorio svizzero”, sostiene all’Agenzia di stampa francese, Tawfig Tirawi, che dirige le indagini in Palestina sulla morte di Arafat.

Il laboratorio non ha lasciato dichiarazioni in merito.

L’agenzia di stampa in Palestina, Wafa, ha reso noto che una squadra russa nominata dalle autorità palestinesi  ha consegnato il verbale il 2 novembre e che i risultati saranno resi pubblici a tempo debito.

A novembre dell’anno scorso, vennero presi 60 campioni dai resti del leader palestinese, per un’indagine su un possibile avvelenamento da polonio.

I campioni furono divisi tra gli investigatori svizzeri e russi e una squadra francese per eseguire test su richiesta di Suha, la vedova di Arafat.

Arafat morì in ospedale in Francia l’11 novembre del 2004, all’età di 75 anni, ma i medici non furono in grado di specificare le cause del decesso.

All’epoca non venne eseguita alcuna autopsia, su volontà della moglie.

I resti di Arafat furono riesumati dalla tomba nella città di Ramallah, in Cisgiordania, nel novembre 2012, e furono prelevati dei campioni per indagare sul possibile avvelenamento – un sospetto che crebbe dopo l’assassinio dell’ex spia e critico Cremlino  Alexander Litvinenko, nel 2006.

Traduzione di Jessica Incorvaia