Gaza. Mercoledì mattina, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno attaccato i pescatori palestinesi e le loro barche al largo della costa settentrionale della Striscia di Gaza assediata e li hanno costretti a tornare a riva.
Secondo fonti locali, le navi israeliane hanno aperto il fuoco contro i pescherecci al largo delle coste dell’area di as-Sudaniya, nel nord di Gaza.
Nessuno è rimasto ferito.
Negli ultimi mesi, si è registrato un forte aumento degli attacchi ai pescatori da parte della marina di occupazione israeliana nelle acque di Gaza.
Da tempo i pescatori e il loro sindacato segnalano un aumento del numero di sequestri di imbarcazioni, di spari, di arresti e di aggressioni contro i pescatori, compresi i bambini.
Queste aggressioni israeliane nelle acque territoriali di Gaza limitano la capacità dei pescatori di pescare e di guadagnarsi da vivere per sostenere le proprie famiglie.
I decenni di controllo israeliano sulle acque territoriali di Gaza hanno un impatto negativo sulla vita e sul sostentamento dei pescatori, delle loro famiglie e di altri operatori del settore ittico, nonché sull’economia nel suo complesso.
Secondo le istituzione per i diritti umani, nel 2022 le forze di occupazione hanno arrestato 63 pescatori.
(Fonti: PIC e Quds Press).