

Tulkarm-InfoPal. Continuano senza sosta la pulizia etnica e le deportazioni biblico-nazisioniste nella Cisgiordania occupata. Con l’avallo USA, Israele si sente ulteriormente investito del farlocco “diritto divino” di ripulire etnicamente ciò che resta della Palestina storica.
Giovedì, le violente incursioni dell’esercito di occupazione israeliano nella città di Tulkarm e nel suo campo profughi, nella Cisgiordania settentrionale, sono entrate nel 18° giorno, e nel 5° giorno nel campo profughi di Nur Shams, tra arresti in corso, incursioni nelle case, distruzione di proprietà pubbliche e private e sfollamenti forzati di cittadini.
Secondo fonti locali, l’esercito israeliano ha continuato a distruggere altre strade, auto e case e a terrorizzare le famiglie nella città di Tulkarem e nei campi profughi di Tulkarm e Nur Shams.
All’alba, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno rapito diversi giovani dalle loro case nel sobborgo di Dhanabah di Tulkarm e un altro dal quartiere occidentale della città.
L’esercito israeliano avrebbe inviato altri rinforzi la scorsa notte nella città di Tulkarm e nei suoi campi profughi e avrebbe rafforzato l’assedio sui loro quartieri.
Fonti locali hanno affermato che le IOF hanno trasformato più case in postazioni militari nella città di Tulkarm, in particolare nella zona orientale, in via al-Muqata’ah e all’incrocio di Abu Safiya, impedendo ai residenti locali di uscire dalle proprie abitazioni o persino di aprire le finestre.
Le fonti hanno aggiunto che le IOF hanno aperto il fuoco in modo intensivo e casuale nel campo di Tulkarm, in particolare nel quartiere di al-Matar, hanno fatto irruzione e saccheggiato decine di case e ne hanno usate alcune come postazioni militari e torri di guardia.
Nel frattempo, le persone assediate nel campo di Tulkarm hanno chiesto di fornire loro cibo, acqua potabile, medicine e latte per bambini.
Nel campo di Nur Shams, i bulldozer delle IOF hanno continuato a distruggere case e infrastrutture in diversi quartieri, principalmente ad al-Manshiya, tra spari ed esplosioni.
I soldati israeliani hanno anche costretto altre famiglie a lasciare il campo di Nur Shams a piedi, in mezzo a intensi spari.
Secondo la Società per i prigionieri palestinesi, dall’inizio dell’aggressione le truppe di occupazione israeliane hanno arrestato almeno 380 palestinesi di Jenin, Tulkarem e Tubas.
Le ruspe dell’occupazione israeliana maltrattano i corpi dei palestinesi uccisi durante la precedente aggressione al campo di Nour Shams a Tulkarem.
(Fonti: PIC e Quds News).