
Jenin – PIC. Il comitato media del campo profughi di Jenin ha riferito che 3.250 unità abitative sono diventate inabitabili a causa della continua aggressione delle forze di occupazione israeliane (IOF), che sabato 29 marzo ha segnato il 68° giorno consecutivo, mentre il numero di sfollati dal campo è arrivato a 21 mila.
Il comune di Jenin ha affermato che il campo è diventato completamente inabitabile a causa della continua aggressione, che include la demolizione e l’incendio di case, nonché la conversione di altre in caserme militari.
Il comune di Jenin ha aggiunto che le IOF continuano a imporre un severo blocco al governatorato, che ospita 360 mila residenti. Ha osservato che le IOF hanno distrutto circa 600 case e l’intera infrastruttura del campo.
Le IOF hanno inviato rinforzi militari insieme a bulldozer al campo di Jenin, dove sono in corso operazioni di demolizione, ampliamenti stradali e l’apertura di nuove strade. L’esercito continua a sparare munizioni letali attorno al campo, tra i movimenti delle unità di fanteria al suo interno e i voli intensivi dei droni.
Il numero di sfollati dal campo è arrivato a 21 mila, distribuiti tra la città di Jenin e i villaggi circostanti.
Nel frattempo, il sito web ebraico Walla ha riferito che le IOF stanno aumentando il livello delle operazioni di ingegneria, riferendosi alle operazioni di demolizione e sgombero nei campi della Cisgiordania settentrionale.
Il sito ha citato il comandante della regione centrale dell’esercito di occupazione che ha affermato che il governo israeliano ha deciso di smantellare i campi, considerandoli una “fortezza” per la resistenza palestinese, e di convertirli in quartieri residenziali appartenenti alle città di Jenin e Tulkarm.
Israele continua la sua aggressione militare contro i governatorati di Jenin e Tulkarm (nord) dal 21 gennaio, che ha incluso sistematiche operazioni di arresto e indagini sul campo che hanno preso di mira decine di famiglie, oltre alla conversione delle case in caserme militari.
Traduzione per InfoPal di F.L.