Le IOF feriscono 3 palestinesi e ne arrestano altri 3 a Jenin

Jenin-Quds Press. La mattina di mercoledì, tre civili, tra cui una donna, sono rimasti feriti, e altri tre sono stati arrestati, durante l’assalto delle forze di occupazione israeliane a Jenin, nella Cisgiordania occupata settentrionale.

Fonti locali hanno affermato che le forze di occupazione hanno invaso il campo profughi Jenin, provocando lo scoppio di violenti scontri (*) con decine di giovani palestinesi.

Le forze di occupazione hanno usato proiettili letali, proiettili di metallo, granate stordenti e gas lacrimogeni, a seguito dei quali due giovani sono stati feriti da proiettili a mani e piedi e una donna con una granata assordante.

Le stesse fonti hanno aggiunto che forze speciali appartenenti all’esercito di occupazione, “sotto copertura”, hanno rapito il giovane, Ashraf al-Qaisi, mentre assaltavano il campo.

Nello stesso contesto, le forze di occupazione hanno invaso il villaggio di Anza (a sud di Jenin) e hanno arrestato due giovani, Ahmed Jaber Obaid e Muhammad Asaad Ataya, dopo aver fatto irruzione e perquisito le loro case.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.