Le IOF hanno arrestato 12.100 palestinesi in Cisgiordania dall’ottobre 2023

Cisgiordania. Dall’inizio della guerra contro la Striscia di Gaza, il 7 ottobre 2023, le forze di occupazione israeliane hanno detenuto 12.100 palestinesi nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est: è quanto ha confermato venerdì la Società per i prigionieri palestinesi (PPS).

La PPS ha sottolineato che le cifre riportate escludono i palestinesi detenuti a Gaza, il cui numero è stimato in migliaia.

Il gruppo per i diritti ha osservato che tra i detenuti ci sono oltre 440 donne e 795 bambini, e che la maggior parte degli arresti è avvenuta nei governatorati occupati di Gerusalemme e Hebron.

Le forze di occupazione hanno anche arrestato 141 giornalisti, 59 dei quali sono ancora in carcere, tra cui cinque donne e 33 di Gaza.

Durante questo periodo, sono stati emessi più di 10 mila ordini di detenzione amministrativa. Questa politica controversa permette alle autorità israeliane di trattenere le persone senza accuse per sei mesi con rinnovi indefiniti.

Secondo la PPS, le campagne di detenzione in corso sono state caratterizzate da un aumento esponenziale di abusi, tra cui gravi percosse, minacce verbali e fisiche contro i prigionieri e le loro famiglie, la distruzione delle case e l’appropriazione di beni personali come veicoli, denaro e gioielli.

Il gruppo ha anche evidenziato che i detenuti palestinesi sono stati usati come scudi umani dalle forze di occupazione israeliane, mentre le loro famiglie sono state tenute in ostaggio per periodi variabili.

Oltre alle campagne di detenzione, la PPS ha riferito che le forze di occupazione hanno effettuato esecuzioni sul campo, comprese quelle che hanno preso di mira i familiari dei detenuti.

Inoltre, il gruppo ha rivelato che le autorità di occupazione israeliane continuano a trattenere i corpi di 47 detenuti palestinesi morti nelle prigioni sioniste dall’inizio della guerra a Gaza.

(Fonte: Al Mayadeen e Quds News).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.