Le IOF hanno brutalmente picchiato uno studente a un checkpoint di Hebron

Hebron/al-Khalil-Wafa. Secondo una fonte locale, lunedì, le forze di occupazione israeliane hanno brutalmente picchiato uno studente palestinese nella città di Hebron, nel sud della Cisgiordania.

Raed Tamimi ha raccontato che le forze israeliane hanno fermato suo figlio di 14 anni, Muntaser, vicino al checkpoint militare di Abu al-Rish, a ovest della moschea Ibrahimi, mentre stava andando a scuola, hanno perquisito la sua cartella e lo hanno aggredito, provocandogli ematomi alla testa.

Gli attacchi all’istruzione, da parte delle forze militari e dei coloni israeliani nei Territori palestinesi occupati, costituiscono gravi violazioni dei diritti dei minorenni all’istruzione e allo sviluppo. Questi attacchi sono particolarmente diffusi nelle aree più vulnerabili della Cisgiordania – Area C, l’area H2 di Hebron/al-Khalil controllata da Israele e Gerusalemme est.

La città di Hebron, che ospita la Moschea Ibrahimi, è residenza di circa 160.000 musulmani palestinesi e di circa 800 coloni israeliani notoriamente aggressivi che vivono in complessi fortemente sorvegliati dalle truppe israeliane.

I palestinesi della città affrontano quotidianamente una grande presenza militare israeliana con almeno 32 posti di blocco permanenti e parziali allestiti agli ingressi di molte strade.

Dal massacro della moschea di Ibrahimi del 1994 che ha causato la morte di 29 fedeli musulmani, ai palestinesi non è stato permesso di accedere alla via principale, ash-Shuhada’. Nel frattempo, i coloni israeliani si muovono liberamente, guidano auto e portano mitragliatrici.

Israele ha espulso gli unici osservatori internazionali, la Temporary International Presence in Hebron (TIPH), che protegge i palestinesi dai coloni pesantemente armati e scortati.