Le IOF pagano un prezzo “insopportabile”, affondando sempre di più nel pantano di Gaza

Gaza – Al-Mayadeen. I media israeliani hanno criticato la politica dell’occupazione di continue incursioni e ritiri all’interno della Striscia di Gaza, invece di occupare e mantenere il controllo sui suoi territori, osservando che Hamas sta sfruttando questo approccio per tendere “trappole mortali”.

Dopo il recente incidente a Gaza, che ha provocato l’uccisione di quattro soldati israeliani e il ferimento di altri, l’analista militare del Canale 14 israeliano ha indicato che la strategia di infiltrazione del Capo di Stato Maggiore Herzi Halevi nell’enclave palestinese è fallita.

Ha sottolineato che finché Halevi non capirà che l’unico modo per combattere a Gaza è “occupare e tenere il territorio, piuttosto che entrare e uscire ripetutamente, la situazione non cambierà”.

“Hamas sta approfittando dei nostri metodi per piazzare trappole mortali, e questo è il risultato”, ha aggiunto.

Allo stesso modo, la corrispondente militare di Israel Hayom ha osservato che il numero crescente di morti e feriti militari israeliani a Gaza sta diventando sempre più difficile da gestire.

Ha descritto l’incidente di sabato a Beit Hanoun, dove sono stati uccisi quattro soldati della Brigata Nahal, come “estremamente difficile”.

Ha sottolineato che 10 soldati sono stati uccisi solo nell’ultima settimana, 50 negli ultimi tre mesi e 400 dall’inizio dell’operazione terrestre a Gaza.

Sabato, il portavoce dell’esercito israeliano ha confermato la morte di quattro soldati e il ferimento di altri 30 a Gaza.

I media israeliani hanno riferito che durante la giornata sono stati evacuati 30 soldati feriti, di cui 11 in condizioni critiche o gravi.

Le IOF pagano un prezzo pesante, sprofondando sempre più nel pantano di Gaza

In un contesto correlato, i media israeliani hanno riferito domenica che l’esercito israeliano sta “pagando un prezzo insostenibile” nel nord di Gaza.

Hanno descritto il doppio agguato eseguito dalla Resistenza palestinese contro le truppe israeliane a Beit Hanoun come “doloroso”.

Avi Ashkenazi, corrispondente per il nord e gli affari militari di Maariv, ha suggerito che l’esercito israeliano sta fallendo tatticamente nella gestione del nord di Gaza, dispiegando meno granate e attacchi aerei, bombardando edifici, strade e quartieri, e poi mobilitando le truppe.

Ashkenazi ha aggiunto che Hamas ha preparato numerose sorprese esplosive sul campo di battaglia e ha un numero significativo di combattenti armati di missili anticarro che continuano a colpire le forze israeliane nel nord di Gaza.

Ha esortato l’esercito israeliano a condurre bombardamenti più pesanti e “spietati” sul nord di Gaza e a colpire tutti gli edifici presenti.

Dal punto di vista strategico, Ashkenazi ha sostenuto che “Israele” non ha nulla da guadagnare nel nord, nel sud o nel centro di Gaza, chiedendo di concludere rapidamente un accordo per il recupero dei 98 prigionieri israeliani e di porre fine alla guerra nella Striscia.

Ha avvertito che l’esercito israeliano sta affondando ogni giorno di più nel pantano di Gaza e sta pagando un tributo di sangue, mettendo in guardia dalle voci che in “Israele” invocano la continuazione della guerra a Gaza.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.