Le IOF uccidono un insegnante e un giovane combattente nel campo di Jenin

Jenin. Oggi, giovedì, due palestinesi sono stati uccisi e altri tre feriti dai proiettili delle forze di occupazione israeliane (IOF), durante un attacco alla città di Jenin e al suo campo, nel nord della Cisgiordania.

Il ministero della Salute palestinese ha dato l’annuncio della morte di Jawad Farid Hussein Bawaqna (58 anni), insegnante e padre di sei figli, e del prigioniero liberato Adham Muhammad Bassem Jabarin (27 anni).

Un grande spiegamento di forze dell’esercito di occupazione ha preso d’assalto il campo di Jenin e ha schierato i cecchini sui tetti di diverse case ed edifici.

Secondo fonti locali, sono scoppiati violenti scontri che hanno provocato il ferimento di alcuni giovani, mentre i combattenti della resistenza hanno preso di mira le forze di occupazione con proiettili e hanno fatto detonare esplosivo artigianale.

Le fonti affermano che le IOF hanno sparato all’insegnante Bawaqna mentre cercava di prestare i primi soccorsi Jabarin, ferito davanti alla sua abitazione nella zona As-Saha, nel centro del campo di Jenin.

Hanno aggiunto che le IOF hanno impedito alle ambulanze di entrare nel campo per fornire i soccorsi e trasferire i feriti all’ospedale, costringendo i residenti a portarli all’ospedale Ibn Sina in un veicolo privato.

In un comunicato, le brigate al-Quds – battaglione Jenin -, ala militare del Jihad islamico, hanno reso noto che Jabarin era un loro comandante sul campo.

Le brigate hanno annunciato di “aver ingaggiato violenti scontri con le forze di occupazione, all’alba di oggi”, e di aver provocato dei feriti: “Abbiamo preso di mira le forze di occupazione nelle vicinanze del campo di Jenin con proiettili pesanti e ordigni esplosivi”.

Il quotidiano ebraico Maariv ha riportato che l’obiettivo dell’operazione Jenin “era arrestare Khaled Abu Zina, uno dei leader del movimento del Jihad islamico. Sono stati arrestati i suoi due figli, mentre lui non era in casa”.

Con la morte di Jabarin e Bawaqna, il bilancio delle vittime è salito a 17 dall’inizio di quest’anno, compresi 4 bambini.

(Fonti: Quds Press, PIC e Wafa).