Le istituzioni palestinesi in Siria: 'I negoziati diretti concederanno altro spazio all'occupazione israeliana'

Damasco – InfoPal. In Siria, le istituzioni, gli organi, gli enti e i comitati palestinesi sono compatti nel condannare i negoziati tra Israele e l'Anp di Ramallah e patrocinati dagli Usa.

In un comunicato rivolto alla stampa, scrivono: “I responsabili palestinesi che si sono rivolti in direzione di Washington, non rispecchiano alcuna volontà popolare. La maggioranza del popolo palestinese si rifiuta di riconoscere questi negoziati; dalle fazioni politiche a quelle della resistenza, dalla società civile agli intellettuali, tutti – in patria come all'estero.

È proprio l'indifferenza dimostrata verso quelle che – nell'ultimo ventennio – sono state le reali volontà e istanze del popolo palestinese, ad aver prodotto la distruzione generale della causa palestinese, da ogni punto di vista. Pertanto, si ribadisce che il popolo palestinese non riconosce e non delega coloro che sono e saranno presenti ai negoziati.

Qualunque contenuto sarà respinto e non sarà considerato vincolante.

In quanto violazione del consenso nazionale e dell'esercizio politico, si tratta di un'ulteriore concessione all'occupazione israeliana: lo hanno preannunciato le condizioni poste nei giorni immediatamente precedenti agli incontri negli Usa.

Questi incontri faranno da copertura all'occupazione e alla repressione in Cisgiordania e accelereranno l'ebraicizzazione di al-Quds (Gerusalemme).

Illegittime, scelte del genere sono una pugnalata all'infanzia della Striscia di Gaza, a quella di Gerusalemme (anche i bambini sono minacciati di espulsione), alle migliaia di prigionieri e alle loro famiglie.

Sono negoziati che produrranno un'ulteriore divisione interna alla società e alle fazioni palestinesi.

A nessuna condizione svenderemo il diritto al ritorno e non rinunceremo mai a Gerusalemme e, anche questa volta, il nostro popolo di martiri e prigionieri sarà in grado di affrontare un'altra minaccia, rappresentata dai negoziati”.

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