Giovedì 11 dicembre ore 21.00
LE MEMORIE DIMENTICATE
Quarta memoria: La pulizia etnica della Palestina
(con presentazione del saggio omonimo di Ilan Pappe)
Lettura di testimonianze e documenti a cura di Beppe Rosso
Musiche tradizionali eseguite dal trio ZUHUR Mohamed M. (violino), Tarek Awad Alla (percussioni) e Mounir Laouiti (voce)
Intervengono Angelo d’Orsi (docente di storia del pensiero politico contemporaneo – Università di Torino) e Alfredo Tradardi (Traduttore de La pulizia etnica della Palestina). Immagini a cura di Enrico Contenti.
Scelta dei testi, ideazione e regia di Antonino Salerno
In collaborazione con Torino Spiritualità
Nel 1948 nacque lo Stato d’Israele. Ma nel 1948 ebbe luogo anche la Nakba (‘catastrofe’in arabo), ovvero la cacciata di circa 750.000 palestinesi dalla loro terra. La vulgata israeliana ha sempre narrato che in quell’anno, allo scadere del Mandato britannico in Palestina, le Nazioni Unite avevano proposto di dividere la regione in due Stati: il movimento sionista era d’accordo, ma il mondo arabo si oppose; per questo, entrò in guerra con Israele e convince i palestinesi ad abbandonare i territori – nonostante gli appelli dei leader ebrei a rimanere – pur di facilitare l’ingresso delle truppe arabe. La tragedia dei rifugiati palestinesi, di conseguenza, non sarebbe direttamente imputabile a Israele. Ilan Pappe, ricercatore appartenente alla corrente dei New Historians israeliani, ha studiato a lungo la documentazione (compresi gli archivi militari desecretati nel 1988) esistente su questo punto cruciale della storia del suo paese, giungendo a una visione chiara di quanto era accaduto nel ‘48 drammaticamente in contrasto con la versione tramandata dalla storiografia ufficiale: già negli anni Trenta, la leadership del futuro Stato d’Israele (in particolare sotto la direzione del padre del sionismo, David Ben Gurion) aveva ideato e programmato in modo sistematico un piano di pulizia etnica della Palestina. Ciò comporta, secondo l’autore, enormi implicazioni di natura morale e politica, perché definire pulizia etnica quello che Israele fece nel ‘48 significa che lo Stato d’Israele commise un terribile crimine. Nel linguaggio giuridico internazionale, la pulizia etnica è un crimine contro l’umanità. Per questo, secondo Pappe, il processo di pace si potrà avviare solo dopo che gli israeliani e l’opinione pubblica mondiale avranno riconosciuto e ammesso questa responsabilità.