Le Nazioni Unite esprimono preoccupazione sugli insediamenti israeliani

Press Tv. Un nuovo rapporto Onu sui problemi umanitari riferisce che gli insediamenti israeliani illegali nel cuore delle aree residenziali della Palestina rischiano di minare la presenza palestinese a Gerusalemme Est.

Lunedì 9 maggio, un corrispondente di Press TV ha dichiarato che il rapporto, intitolato “Le posizioni dei palestinesi a Gerusalemme Est”, indica che “le misure e le politiche israeliane danno priorità ai coloni di Gerusalemme a scapito del popolo palestinese”. 

Sempre lunedì, presso la sede dell'Onu, Ray Dolphin, autore del rapporto, rivolgendosi ai giornalisti ha enunciato un resoconto dettagliato dell'impatto umanitario delle politiche israeliane sui circa 270mila residenti palestinesi di Gerusalemme Est.

Secondo il rapporto, il 35% delle terre è stato confiscato per la costruzione o l'espansione degli insediamenti israeliani, mentre soltanto un 13% è stato destinato a un suo residenziale a favore dei palestinesi.

Il rapporto ha anche accennato a una vasta gamma di problemi umanitari che riguardano i palestinesi a Gerusalemme Est, tra cui la mancanza di accesso alle cure mediche e all'istruzione.

Sempre nel rapporto vengono riportate numerose raccomandazioni, tra cui la sospensione della costruzione degli insediamenti e la necessità di dare priorità agli alloggi e alle zone per i palestinesi,  raccomandazioni che sono state avanzate spesso nel corso degli anni ma rimaste inascoltate.

Nel frattempo, l'ultimo tentativo del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (UNSC) di condannare la costruzione di insediamenti in aree occupate, è stato stroncato, appena tre mesi fa, da un veto degli Usa.

Dolphin ha ribadito che i palestinesi incontrano problemi con la registrazione dei propri figli a Gerusalemme Est, dichiarando che circa 10mila bambini palestinesi di quest'area non sono registrati.

È una pratica comune degli Usa di porre il veto a qualsiasi risoluzione dell'Unsc che vada contro il regime israeliano.

L'autore della relazione riconosce che i problemi che affliggono i palestinesi sono consolidati e che solo una precisa soluzione politica potrebbe portare a un reale cambiamento.

Ha inoltre aggiunto che il rapporto stabilisce per la prima volta che è la politica ufficiale del regime israeliano a creare i veri problemi umanitari dei palestinesi.

Le autorità palestinesi continuano a lavorare per essere ammessi, entro quest'anno, all'Assemblea Generale dell'Onu.

Israele ha occupato la Cisgiordania e Gerusalemme Est durante la guerra dei Sei Giorni, nel 1967, trasferendo in questi territori quasi 500mila ebrei, la maggior parte dei quali provenienti dall'Europa, in più di 100 insediamenti nei territori occupati palestinesi.

Israele, a fine settembre 2010, dopo che i negoziati con l'Autorità palestinese, coadiuvati dagli Usa e iniziati precedentemente a Washington, erano arrivati ad un punto morto, si è rifiutato di prolungare un congelamento delle costruzioni degli insediamenti.

I palestinesi affermano che le attività di colonizzazione vengono realizzate per prevenire la creazione di uno stato palestinese indipendente.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.