Le restrizioni israeliane per entrare ad al-Aqsa continuano per la 3a settimana

Gerusalemme-Ma’an. Le forze israeliane hanno continuato a imporre restrizioni ai Palestinesi che hanno tentato di entrare nel complesso della moschea di al-Aqsa, domenica, per la terza settimana consecutiva. E’ quanto ha riferito un funzionario dell’Autorità Palestinese a Ma’an.

Nella prima mattinata di domenica, le forze israeliane hanno sorvegliato gli ingressi del compound della moschea e hanno impedito a decine di donne di entrare, oltre a limitarne l’accesso ad alcuni uomini e giovani.

Le autorità israeliane hanno impedito alle donne di entrare nella moschea tra le 7 e le 11 da quasi tre settimane, hanno detto i residenti.

Il comandante della polizia israeliana di Gerusalemme, Avi Bitton, ha dichiarato a Ma’an che in precedenza erano state imposte restrizioni aggiuntive alle donne “per prevenire le tensioni nella zona, in quanto violano l’ordine, e rappresentano una minaccia per i visitatori”.

Tuttavia, i locali hanno sostenuto che le forze israeliane stanno accantonando le ore del mattino per consentire ai fedeli ebrei l’accesso al compleso della moschea, violando un accordo di Israele con le Dotazioni islamiche responsabili del complesso, che proibisce il culto dei non musulmani nel luogo sacro.

E’ stato riferito che circa 42 estremisti israeliani sono entrati nel complesso della moschea, domenica.

Gli abitanti del posto hanno detto a Ma’an di credere che gli Israeliani siano entrati nel compound per commemorare la morte di quattro coloni estremisti avvenuta cinque anni fa, che erano stati uccisi in un Cisgiordania nel 2010 in un conflitto  a fuoco rivendicato dai membri di Hamas. Una delle vittime della sparatoria era una donna incinta.

Dei testimoni hanno detto che uno degli estremisti Israeliani ha tentato di eseguire rituali ebraici quando ha raggiunto l’area di ” al-Harsh”, ma è stato fermato dalle guardie di sicurezza della moschea di Al-Aqsa.

Il portavoce della polizia israeliana non ha fatto commenti sull’accaduto.

Restrizioni attuali

All’inizio di questa settimana le autorità israeliane hanno iscritto 40 donne palestinesi in una lista nera che impedisce loro di entrare nella moschea di Al-Aqsa.

Hanadi al-Halawani, donna residente nella zona oltreché insegnante, sulla lista nera, ha detto che domenica la lista conteneva 42 nomi, con donne e ragazze di un’età compresa tra 15 e i 60 anni.

“Le forze israeliane stanno facendo del loro meglio per tenerci lontani dalla moschea di al-Aqsa e ci attaccano… ma questo non ci impedirà di restare a difendere la moschea di al-Aqsa, nonostante le restrizioni”, ha detto al-Halawani a Ma’an.

Gli abitanti del posto hanno anche riferito che gli studenti delle scuole hanno sperimentato le restrizioni mentre si recavano o tornavano dalle scuole situate nel compound.

Agli studenti delle scuole religiose è stato consentito solo l’ingresso al complesso della moschea attraverso la porta di Hatta con un insegnante come scorta, mentre le studentesse hanno bisogno di una scorta e possono entrare solo dalla porta Silsilah.

Il compound della moschea è il terzo luogo santo dell’Islam, ed è anche venerato come luogo più santo dell’ebraismo, in quanto si trova dove gli ebrei credono che si trovasse il primo e il secondo tempio.

Traduzione di Edy Meroli