I detenuti respingono la proposta illegale in quanto contraria alle IV Convenzione di Ginevra e continueranno a scioperare per il ripristino dei diritti fondamentali.
Da martedì scorso, giorno d’inizio dello sciopero generale dei detenuti palestinesi, l’amministrazione carceraria israeliana ha trasferito 70 prigionieri da Eishel verso una località sconosciuta. Stessa sorte è toccata a 20 detenuti di Shata e 10 di Nafhah.
“Fino alla vittoria o al martirio”, hanno giurato tutti i prigionieri palestinesi impegnati nello sciopero della fame, e molti anche della sete.