Gerusalemme-PIC. Eminenti personalità di Gerusalemme hanno invitato all’adozione di una strategia efficace per combattere le violazioni dell’occupazione israeliana nei Territori palestinesi occupati, in particolare, nella Città Vecchia, oggetto di procedure di demolizione delle case di Gerusalemme e di misure arbitrarie contro i Palestinesi.
Durante una conferenza tenutasi martedì 22 novembre, dal titolo “Gerusalemme e al-Aqsa sotto aggressione sionista”, i partecipanti hanno confermato che la demolizione delle case, il divieto alla preghiera e l’espulsione sono misure assolutamente inaccettabili oltre che una grave violazione del diritto internazionale ed umanitario.
Essi hanno invitato ad adottare “una strategia nazionale unificata per lottare contro le barbarie delle forze occupanti”, insistendo sul “sostegno della nazione arabo-islamica” ed invitandola ad assumersi le proprie responsabilità “per difendere Gerusalemme e proteggere la moschea santa di al-Aqsa”.
Hanno anche invitato a creare un fondo di sostegno a favore dei proprietari delle case demolite dall’occupazione.
Hanno partecipato alla conferenza il presidente del consiglio supremo islamico, shaykh Ikrima Sabri, il mufti di Gerusalemme, shaykh Mohammad Hussein, il leader palestinese Hatem Abdel Qader e il responsabile dell’educazione nel Waqf islamico, shaykh Najeh Bugerat. Tutti hanno invitato a preservare lo status quo arabo-islamico in vigore nella città santa dal 1967.
Traduzione di Giovanna Vallone