Legal Action group per la Freedom Flotilla: creazione di un’organizzazione giuridica per perseguire i crimini israeliani

Doha – InfoPal. Il “Legal Action group” per la Freedom Flotilla, il gruppo di esperti di diritto internazionale e di avvocati delle vittime dell'aggressione israeliana alla flotta umanitaria, riunitosi a Doha, in Qatar, sabato 23 e domenica 24 ottobre per il secondo Congresso internazionale, ha istituito un organismo indipendente che ha l'obiettivo di facilitare il lavoro di perseguimento giudiziario dei crimini commessi da Israele nei confronti del convoglio internazionale.

L'incontro, organizzato dall'associazione Al Fakhoora – con sede a Doha, Qatar -, ha riunito settanta rappresentanti, giunti da venti paesi diversi per portare avanti il lavoro iniziato dal primo convegno (svoltosi a Istanbul lo scorso 15 luglio).

In un comunicato stampa, il “Legal Action group” per la FF ha dichiarato che l'organizzazione si adopererà per coordinare le procedure legali contro Tel Aviv e per favorire la comunicazione e lo scambio di informazioni tra tutti gli avvocati delle vittime dell'aggressione israeliana contro la flotta umanitaria.

Gruppi di pressione, associazioni legali ed esperti mediatici internazionali, insieme ai vari avvocati presenti, hanno partecipato a diversi seminari volti a disegnare una strategia generale di azione legale a livello nazionale, regionale e internazionale, di coordinamento tra organizzazioni e di mobilitazione mediatica. Il Flotilla justice group fungerà infatti da meccanismo di coordinamento, facilitando la comunicazione e lo scambio d'informazioni tra gli avvocati che in tutto il mondo stanno lavorando per le vittime della Flotilla.Articoli correlati:

“L'attacco israeliano alla Freedom Flotilla – commenta Bettahar Boudjellal, un esperto di diritti umani del Qatar – ha infranto la legge internazionale e umanitaria. I nostri tentativi di unificare le azioni legali attraverso un apposito apparato di coordinamento ci permetteranno di portare lo Stato d'Israele davanti alla giustizia. Cosa ancora più importante, quest'apparato servirà anche come base per rispondere ai futuri abusi israeliani”.

I seminari sono stati condotti da figure importanti del crescente movimento che punta a porre fine allo strangolamento israeliano di Gaza e alle costanti violazioni dei diritti umani da parte d'Israele in tutti i Territori palestinesi occupati. I partecipanti all'incontro includevano rappresentanti da Bahrain, Belgio, Bosnia Erzegovina, Canada, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Indonesia, Italia, Kuwait, Macedonia, Paesi Bassi, Pakistan, Palestina, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Turchia e Yemen.

La nascita del Flotilla justice group è un passo in avanti vitale per far sì che Israele sia costretta a rendere conto del suo attacco contro la nostra flotilla, e anche dei continui abusi ai danni del popolo palestinese”, sono le parole degli organizzatori della Freedom Flotilla.

Tra le associazioni e le aziende che hanno partecipato all'incontro di Doha vi erano: la turca İnsan Hak ve Hürriyetleri İnsani Yardım Vakfı (Ihh), il movimento Free Gaza, la European Campaign to end the siege on Gaza, il Consiglio per l'intercomprensione arabo-britannica, lo studio legale turco Elmadag, l'associazione umanitaria turca Mazlumdar, lo studio legale britannico Hickman and Rose, gli organizzatori delle navi greche e svedesi per Gaza, la squadra indonesiana degli Avvocati musulmani, la sudafricana Associazione di avvocati musulmani ed altre ancora.

Al Fakhoora è una campagna internazionale che punta a garantire la libertà d'istruzione per gli studenti palestinesi a Gaza e in Cisgiordania. La campagna prende il suo nome da quello di una scuola creata dalle Nazioni Unite nel campo profughi di Jabaliya ed attaccata dalle bombe israeliane il 6 gennaio 2009.

 

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Legal Action group per la Freedom Flotilla.

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