Con questo strumento Israele ha creato 15 colonie nel cuore di Gerusalemme Est, facendovi trasferire 210mila coloni israeliani.
L’ultimo rapporto della Coalizione civile per i diritti dei gerosolimitani indica che il 35% delle proprietà palestinesi a Gerusalemme sono state confiscate ricorrendo alla legge in questione e adottando sempre il pretesto dell’ordine pubblico.
Il 22% delle proprietà palestinesi così derubate sono state definite ‘area verde’, su un 30% vige il divieto di pianificazione edilizia e ai palestinesi resta appena il 13%.
Pertanto, è loro precluso l’esercizio dei diritti di proprietà e di possesso sull’87% della Città santa.
Come risultato di questa politica, i palestinesi di Gerusalemme hanno bisogno oggi di costruire almeno 42mila unità abitative.
Israele ha puntato a creare a mantenere una maggiroanza ebraica in città, con il 70% di israeliani. Il 30%, pari a 307mila, sono i palestinesi che vivono a Gerusalemme.
Nel documento si espone la piena indifferenza israeliana per lo sviluppo di politche sociali a beneficio dei 307mila palestinesi che abitano a Gerusalemme (il 30% del totale della popolazione). “Israele investe tutto nell’esercizio del controllo totale sulle loro vite”.
Anche per questo i palestinesi non hanno altra scelta che costruire nonostante la mancanza di permesso. Circa 20mila case sono state così costruite e, ogni volta, Israele ha risposto demolendole ed espellendo i residenti palestinesi.
E’ determinante l’azione dei coloni israeliani in questo processo. Essi fanno pressione sul proprio governo e sui tribunali affinché le operazioni di sgombero coatto a danno della comunità palestinese siano condotti con regolarità e senza intoppi burocratici.
Nei quartieri gerosolimitani di al-Bustan e Silwan sono a rischio di abbattimento immediato 88 abitazioni palestinesi.
* Elaborata nel 1948 ed emanata nel 1950, la Legge sulle Proprietà degli Assenti fu creata ad hoc al fine di acquisire la proprietà su beni e proprietà delle migliaia di profughi palestinesi che furono espulsi dalle forze ebraiche verso i Paesi arabi confinanti.