Di Angela Lano. Si legge su http://english.al-akhbar.com: “Lunedì, le Forze armate dell’Egitto hanno avvertito che interverranno se le istanze della popolazione non saranno accolte”, cioè, se il governo Mursi non si dimetterà.
In un comunicato stampa letto alla Tv di Stato, le Forze Armate hanno reiterato la richiesta, cioè l’ingiunzione che vengano accolte le pretese dei manifestanti, e hanno dato 48 ore di tempo a tutti le parti, come “ultima possibilità, per assumersi la responsabilità delle storiche circostanze che il Paese sta attraversando”.
“Se le richieste della popolazione non saranno soddisfatte in questo periodo (le Forze armate) annunceranno una futura road map e mezzi per sovrintenderne la realizzazione“, ha aggiunto il comunicato.
Si legge sempre su al-Akhbar: “Il 23 giugno, il generale Abdel Fattah al-Sisi, ministro della Difesa e Capo delle Forze armate, aveva messo in guardia del fatto che i militari sarebbero intervenuti per prevenire disordini nel Paese. L’esercito aveva dato alle parte una settimana di tempo per conciliare le differenze”.
Quarantotto ore e interverrà l’esercito… Quando mai le forze armate egiziane sono state dalla parte del popolo? Solo in Tunisia l’esercito si schierò con la rivolta, ma in Egitto rimasero fino all’ultimo a massacrare la gente, durante la Rivoluzione del 2011, ma oggi vogliono far credere che stanno dalla parte dei cittadini.
Il presidente Mursi dovrebbe rivedere molti aspetti delle sue politiche, comprese quelle economiche e estere, le sue alleanze, le sue strategie, il fatto che nella Striscia di Gaza ben poco è cambiato (ha fatto pure bombardare e chiudere molti dei tunnel della “sopravvivenza”) e ha chiamato “caro amico” il presidente israeliano. Tuttavia, Mursi è stato democraticamente eletto dalla maggioranza del popolo nelle prime elezioni degne di questo nome… Ora, che l’opposizione si faccia appoggiare dall’esercito che dà un ultimatum “come ultima possibilità” è davvero inquietante e premessa di un colpo di Stato, più che di una rivolta popolare.
Il leader del partito salafita al-Nur ha invitato Mursi e fare concessioni alla piazza per evitare ulteriore spargimento di sangue: http://www.egyptindependent.com/news/major-salafi-party-calls-morsy-make-concessions
Da parte sua, il presidente Mursi invita al dialogo e promette riforme.