An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. “E’ motivo di peggioramento dei rapporti tra le parti”, per Avigdor Lieberman, ministro degli Esteri israeliano, la decisione egiziana di sospendere l’accordo, in vigore fino ad oggi, per la fornitura di gas naturale egiziano verso Israele a prezzi convenienti rispetto al mercato globale.
“Ci preoccupa la scelta unilaterale dell’Egitto. (…) Quello per il rifornimento di gas naturale era un accordo commerciale a dimostrazione delle lunghe e stabili relazioni con Israele.
“Entrambi abbiamo interesse a non violare l’accordo di Pace, e noi siamo i primi sostenere le autorità egiziane a contrastare le attività terroristiche nella penisola del Sinai. Siamo pronti a rivedere la cooperazione al fine di rafforzarla”.
Insieme alla questione “nucleare iraniano”, l’ultima scelta egiziana viene definita da Lieberman “una preoccupazione strategica”.
Sul quotidiano israeliano Ma’ariv si legge: “In un incontro privato, Lieberman ha confidato al premier Benyamin Netanyahu le preoccupazioni per l’attuale fase che l’Egitto sta attraversando, quella che segue la rivoluzione, descrivendo quella in cui verte la società egiziana ‘una condizione disperata’”.
“La crisi della leadership egiziana inoltre – secondo il punto di visto di Lieberman -, potrebbe agevolare la necessità interna all’Egitto di individuare un nemico, e questo sarebbe con tutta probabilità Israele”.
Le prossime elezioni presidenziali in Egitto sono un altro motivo, stando a quanto riporta la stampa israeliana, per cui Lieberman chiede al proprio governo prontezza d’intervento, anche con una presenza militare nella penisola del Sinai.
I comportamenti egiziani sono altamente monitorati da Israele, sono al centro di frequenti riunioni a porte chiuse dei vertici della sicurezza, e sarebbero state anche l’oggetto di una comunicazione epistolare recapitata in tutta segretezza da Lieberman a Netanyahu.