L’esercito di occupazione distrugge quattro appartamenti e un’aula a Gerusalemme

AbuMowwar-e1474962441979Imemc. I soldati israeliani hanno invaso, martedì mattina il villaggio di at-Tur, nella Gerusalemme occupata, e hanno demolito quattro appartamenti palestinesi. L’esercito ha anche distrutto un’aula nella comunità beduina di Abu Nowwar, ad est di Gerusalemme.

Fonti locali hanno dichiarato che molti veicoli militari blindati e bulldozer hanno fatto irruzione nel villaggio, dopo averlo circondato in tutte le direzioni.

Hanno inoltre dichiarato che centinaia di soldati hanno circondato completamente at-Tour, per evitare che i palestinesi entrassero o uscissero.

In seguito, i soldati hanno distrutto quattro appartamenti di proprietà di Ahmad Abu Al-Hawa e dei suoi fratelli. L’edificio era stato costruito ed arredato cinque anni prima.

Abu Al-Hawa ha affermato che l’esercito sta implementando le politiche israeliane prendendo a bersaglio l’esistenza degli indigeni palestinesi nella città occupata e demolendo continuamente case e infrastrutture.

I soldati hanno invaso anche la comunità beduina di Abu Nowwar, ad est di Gerusalemme e demolito un’aula fatta di legno e stagno, poiché ritenuta ”essere costruita senza permesso”.

Il rappresentante della comunità beduina di Abu Nowwar, Daoud Al-Jahalin ha dichiarato all’agenzia WAFA che l’aula veniva utilizzata per dare istruzione a 45 ragazzi e ragazze.

Ha aggiunto inoltre che alcuni giorni prima i soldati avevano fotografato l’aula dopo aver invaso la scuola locale.

Al-Jahalin ha dichiarato che Israele sta cercando di sottrarre alla comunità le 500 dunum di terre nella città di Abu Dis, in modo tale da poter espandere le colonie illegali, per completare il progetto E1. Tale progetto ha lo scopo di isolare la parte nord della Cisgiordania da quella sud.

Ha anche affermato che 600 residenti di Abu Nowwar, sono costretti ad allontanarsi dal villaggio per spostarsi altrove dopo che Israele ha reso pubblici 250 ordini di rimozione e confisca delle terre.

Traduzione di Salvatore Garofalo