L’esercito egiziano distrugge oltre 13 tunnel di Gaza

Il Cairo-Afp. L’esercito egiziano ha affermato domenica di aver distrutto oltre 13 tunnel che collegano la penisola del Sinai alla Striscia di Gaza, portando a 1.639 il numero complessivo di gallerie demolite.

La distruzione aggraverà la situazione economica e umanitaria nella Striscia di Gaza assediata, che ha visto un forte calo del tenore di vita da quando l’egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha lanciato una campagna per distruggere i tunnel, la scorsa estate.

Negli otto anni durante i quali Israele ha imposto un blocco economico sulla Striscia a causa della vittoria di Hamas alle elezioni, i tunnel sono stati il principale tramite con il mondo esterno per 1,7 milioni di persone di Gaza.

Dalla scorsa estate, però, il Cairo ha riversato le sue truppe nella penisola per contrastare una rivolta crescente dopo la cacciata di Mohamed Mursi, il presidente democraticamente eletto, e le sue operazioni di sicurezza comportano la distruzione dei tunnel.

Il gruppo militante palestinese Hamas, che è la forza principale di Gaza, come riferito utilizza i tunnel per il contrabbando di armi, cibo e denaro nell’enclave costiera assediata.

Israele sta conducendo un’offensiva militare contro Gaza dall’8 luglio, e ha lanciato un attacco di terra, il 17 luglio, finalizzato a distruggere una rete di tunnel all’interno della Striscia di Gaza.

L’attacco ha ucciso più di 1.000 Palestinesi, la grande maggioranza dei quali erano civili.

I legami tra Hamas e il Cairo si sono deteriorati da quando l’esercito egiziano ha deposto Mursi il 3 luglio 2013. Hamas è un affiliato dei Fratellanza Musulmana.

Il Cairo accusa anche Hamas di essere coinvolto in attacchi dei militanti in Egitto, che si sono moltiplicati da quando Mursi è stato rovesciato. Sia Hamas che la Fratellanza Musulmana hanno negato qualsiasi connessione con gli attacchi, che sono stati rivendicati da gruppi di militanti wahhabiti.

I gruppi di militanti dicono che i loro attacchi sono la rappresaglia per la repressione della polizia contro i sostenitori di Mursi. La repressione ha visto più di 1.400 persone uccise in attacchi contro i manifestanti e negli scontri di piazza.

Traduzione di Edy Meroli