L’esercito invade la casa dell’uomo che ha filmato “l’esecuzione di Hebron”

hebronexecutionpnnImemc. Martedì notte le forze israeliane hanno fatto irruzione nella casa del videografo che il 24 marzo aveva filmato l’esecuzione a sangue freddo di un palestinese ferito da parte di un soldato israeliano, a Tel Rumeida, nella parte centrale di Hebron.

Il videografo e attivista Imad Abu Shamsiyya ha raccontato che i soldati hanno fatto irruzione nella sua casa di Tel Rumeida e hanno ispezionato anche i documenti degli attivisti locali e internazionali che si trovavano con lui.

Gli attivisti si sono riuniti lì dopo che i coloni israeliani avevano rivolto minacce di morte contro Imad, pubblicando le sue foto con “Wanted” scritto sopra.

Giovedì 24, secondo la PNN, Imad aveva girato un video scioccante che mostrava un soldato israeliano, identificato in seguito come Elor Azarya, mentre freddava un indifeso 21enne palestinese, già colpito e sanguinante a terra, dopo che un colono israeliano gli diceva: “Lo stronzo qua respira ancora”.

Sulla stessa scena era stato ucciso anche il 21enne Ramzi Qassrawi. L’esercito ha dichiarato che i due avevano tentato un attacco “dei coltelli”.

Quanto al soldato, le forze israeliane hanno affermato che è stato sospeso e messo sotto indagine, mentre il governo di destra sta ancora difendendo le sue dichiarazioni, sostenendo che “ha fatto la cosa giusta al momento giusto”.

Traduzione di F.G.