Tel Aviv – Quds News. Secondo quanto riportato da Ynet, l’esercito israeliano ha riconosciuto che il primo ministro Benjamin Netanyahu è dietro la fuga di documenti falsificati su Hamas, volti a influenzare l’opinione pubblica israeliana contro un accordo di cessate il fuoco. L’indagine interna, avviata dopo che “documenti classificati di Hamas” sono stati manipolati e divulgati ai media stranieri, rivela che l’ufficio di Netanyahu ha orchestrato la campagna per far deragliare i negoziati in corso per lo scambio di prigionieri.
Secondo fonti dell’establishment di sicurezza israeliano, questi documenti falsificati erano strategicamente progettati per ritrarre Hamas come non disposto a cooperare in un accordo di scambio di prigionieri, giustificando così la posizione dura di Netanyahu e ostacolando deliberatamente qualsiasi progresso verso un cessate il fuoco. I rapporti pubblicati dai giornali europei hanno citato presunti piani di Hamas per fare pressione sull’opinione pubblica israeliana, che si allineano strettamente con la retorica dello stesso Netanyahu riguardo alle sue condizioni intransigenti per un accordo.
Mentre le indagini sulle fughe di notizie proseguono, Netanyahu si trova ad affrontare critiche crescenti sia dall’interno dello Stato di occupazione che dalla comunità internazionale per aver usato la disinformazione come strumento politico per prolungare il conflitto.
I media occidentali e l’amministrazione statunitense hanno insistito sulla tesi che Hamas resista a un cessate il fuoco, nonostante le crescenti prove del contrario. Mentre le dichiarazioni ufficiali spesso affermano che Hamas sta deliberatamente evitando gli sforzi di pace, i rapporti dall’interno di Gaza e dai Paesi mediatori indicano che il movimento ha fatto numerose concessioni e ha perseguito attivamente il dialogo per un cessate il fuoco.
Traduzione per InfoPal di F.L.