L’esercito israeliano condurrà delle esercitazioni nella Valle del Giordano settentrionale

Tubas-WAFA. L’esercito israeliano ha notificato a molte comunità palestinesi, residenti nella Valle del Giordano settentrionale, che dovranno evacuare le loro case per dare luogo alla preparazione di esercitazioni militari, stando a quanto riportato da fonti locali.

Mutaz Bisharat, un dirigente del distretto di Tubas, ha riportato che le forze israeliane hanno fatto irruzione nei villaggi di Al-Farisiya, al-Burj e Al-Mayta e hanno ordinato ad almeno 14 famiglie di evacuare le loro case nei prossimi martedì e mercoledì. Il pretesto fornito è la necessità di svolgere esercitazioni militari.

Inoltre, i soldati hanno ordinato a un abitante del villaggio di evacuare la sua casa e di rimuovere le sue tende ad al-Farisiya, presumibilmente per lasciare spazio ai carri armati previsti durante le esercitazioni.

Nella Valle del Giordano, una fascia di terra fertile a ovest del fiume Giordano che compone approssimativamente il 30% della Cisgiordania, risiedono circa 65.000 palestinesi.

A partire dal 1967, quando il suo esercito occupò la Cisgiordania, Israele ha trasferito almeno 11.000 cittadini ebrei nella Valle del Giordano. Alcune colonie dove questi risiedono sono state costruite quasi interamente in terreni privati palestinesi.

Inoltre, l’esercito israeliano ha convertito circa il 46% della Valle del Giordano in una zona militare chiusa sin dall’inizio dell’occupazione nel giugno del 1967, e ha utilizzato il pretesto delle esercitazioni militari per sfrattare con la forza le famiglie palestinesi che vivevano lì. Queste rappresaglie fanno parte della politica di pulizia etnica e oppressione dello sviluppo palestinese messa in atto in quell’area.

Sono circa 6200 i palestinesi che vivono nelle 38 comunità che sono state destinate a uso militare. Questa misura li ha costretti a ottenere il permesso delle autorità israeliane per accedere e abitare nelle loro comunità.

Non solo l’esercito israeliano viola la legge sfrattando temporaneamente le comunità a cadenza regolare, ma lo fa anche confiscando le loro coltivazioni e demolendo le loro case e infrastrutture di tanto in tanto.

Oltre allo sfratto temporaneo, le famiglie palestinesi che risiedono in quell’area devono giostrarsi tra le infinite restrizioni all’accesso a risorse e servizi, mentre Israele sfrutta le risorse presenti nell’area e genera profitto distribuendo generosi tratti di terreno e risorse idriche ai coloni.

Infine, i politici israeliani hanno detto chiaramente e in più di un’occasione che l’altamente strategica Valle del Giordano rimarrà sotto il loro controllo in qualsiasi circostanza.

Traduzione di Stefania Solivardi