L’esercito israeliano fa esplodere la casa di un prigioniero palestinese

detonatehomenablusNablus-Imemc. Giovedì, decine di veicoli militari israeliani hanno invaso l’area di Dahia, a  Nablus, e hanno fatto detonare una casa appartenente al detenuto Ragheb ‘Oleiwy, accusato dell’uccisione di due coloni israeliani.

Israele ritiene che Oleiwy sia il capo di “una cellula” che colpì e uccise un colono e sua moglie nei pressi di Beit Forik, due mesi fa.

Fonti della sicurezza palestinese a Nablus hanno riferito che centinaia di soldati hanno invaso l’area di Dahia, l’hanno isolata e hanno circondato la casa di Oleiwy, costringendo la famiglia a uscire. Poi l’hanno fatta esplodere.

L’aggressione israeliana ha provocato scontri tra soldati e giovani in diverse parti di Nablus; un giovane è stato colpito al volto da un proiettile di acciaio rivestito di gomma ed è stato ricoverato all’ospedale governativo di Rafidia, a Nablus.

Diversi ragazzi hanno lanciato cocktail Molotov e bottiglie vuote contro i corazzati israeliani, mentre i militari sparavano granate a concussione, proiettili letali e bombe a gas.

L’edificio colpito è composto da quattro piani, ognuno con due appartamenti.

‘Oleiwy fu imprigionato il 3 ottobre 2015, due giorni dopo la sparatoria. E’ sposato e ha un figlio.

Il 20 ottobre, l’esercito ha consegnato alla famiglia Oleiwy un ordine militare di demolizione della casa, dando due giorni per ricorrere in appello. La famiglia ha presentato appello alla Corte Suprema ma è stato respinto.