Un colossale centro informatico israeliano per contrastare la guerra elettronica

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Fonti giornalistiche ebraiche hanno reso noto che l’esercito israeliano è in procinto di annunciare la creazione di un “colossale centro di tecnologie e sistemi di informazione”, che contribuirebbe a contrastare la guerra elettronica. 

Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, nella sua edizione di venerdì 19 ottobre, ha affermato che la regione meridionale del Negev, nei territori del’48, diventerà, a partire dal prossimo anno, la sede della “guerra elettronica”, in seguito alla creazione di un centro per la protezione delle informazioni e dei sistemi elettronici israeliani. 

Il quotidiano ha spiegato che la decisione di fondare il centro, che sorgerà nella città di Beer Sheva (Bir es-Saba’a) e costrà più di 50 milioni di shekel (più di 13 milioni di dollari), è maturata dopo il trasferimento del nucleo di intercettazioni dell’esercito israeliano, considerato una risorsa molto importante per l’Intelligence ebraica, a Beer Sheva, nell’ambito del piano di spostamento delle postazioni militari nel Negev. Ciò porterà al trasferimento di decine di migliaia di specialisti e esperti nel campo dei computer e dei sistemi informatici. 

Secondo il giornale, la guerra elettronica si è trasformata in un fenomeno che minaccia le reti israeliane, sia civili che militari. Queste, a loro volta, rappresentano un settore strategico per Tel Aviv, sia a livello di sicurezza che a livello economico e sociale. 

Dall’inizio di quest’anno, il ministero della difesa israeliano ha reclutato circa 300 esperti nel campo dei sistemi informatici, tra cui alcuni dei maggiori esperti a livello mondiale, nell’ambito di un piano a lungo termine che mira a rafforzare le competenze dell’esercito israeliano nel contrasto alla guerra elettronica.