Al-Khalil/Hebron-PIC. Giovedì, l’esercito di occupazione israeliano ha demolito quattro strutture di proprietà palestinese a Masafer Yatta, a sud della città di al-Khalil/Hebron, in Cisgiordania.
Secondo fonti locali, le truppe israeliane e i bulldozer hanno preso d’assalto diverse aree di Masafer Yatta e hanno demolito due case e strutture per il bestiame con il pretesto che la costruzione nelle loro aree è vietata.
Le proprietà appartenevano a Mohammed Abu Arram, Ahmed Hamamdeh, Ezzat Zain e Kayed Zain.
L’autorità israeliana di occupazione e il suo esercito distruggono sistematicamente case e strutture palestinesi nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme, utilizzando la mancanza di permessi di costruzione come giustificazione per eseguire le demolizioni. Ciò, insieme al fatto che ai palestinesi sono concessi raramente permessi di costruzione, consente a Israele di controllare la mappa demografica dei Territori occupati e di costruire ed espandere case per coloni ebrei sulle terre palestinesi, sfollando allo stesso tempo i nativi.
B’Tselem, gruppo per i diritti umani, afferma che il diritto umanitario internazionale stabilisce che gli autoctoni di un territorio occupato sono considerate “persone protette” e non possono essere esposte a punizioni di massa o violenza, la loro proprietà privata non può essere confiscata, la loro dignità non può essere violata e non possono essere espulsi dalle loro case.